“È solo un cane, ci sono persone da salvare”. Era di un bambino che ha perso tutta la famiglia

Era il 29 Agosto 2016 quando una donna portava in braccio un cagnolino appena estratto da sotto le macerie. Il cucciolo è spaventato, probabilmente trema, e lei lo stringe al petto, quasi a volerlo rassicurare. Protagonista di questa foto è Giulia Novelli, 39enne volontaria reatina accorsa come volontaria sui luoghi della tragedia.

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Ma non sempre tutti apprezzano e capiscono questo impegno: «Mentre prestavamo soccorso ad un cagnolino che guaiva sotto le macerie – racconta la veterinaria al sito Rietilife.com -, qualcuno ha tentato di criticare il nostro lavoro, rimarcando che quello era solo un cane, mentre c’erano persone da salvare».

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Ma sono stati poi i fatti a dare la forza, la voglia di non mollare, anche quando la stanchezza si fa sentire: «Quell’animale poi è stato salvato, e mentre lo accudivamo è stato notato da un bambino disteso su una barella che l’ha subito chiamato a sé: era il suo cane. Abbiamo visto cambiare l’espressione di un bimbo traumatizzato, felice di abbracciare il proprio fedele compagno che non si è più discostato da quella barella. Questo è il supporto che danno gli animali in questo momento, anche perché a quel bambino è rimasto solo il cane. Ha perso tutta la famiglia».

Damiano, così come è stato chiamato il cane della foto, è stato trasportato in un ambulatorio veterinario di Rieti e attende la salvezza dei propri amici umani dispersi.

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