Gatti randagi: come avvicinarli e prendersene cura

È necessario sapere bene cosa fare se si vuole attirare l'attenzione di un gatto randagio per prendersene cura. Ecco qualche consiglio utile.

Molte città sono piene di gatti randagi e spesso le amministrazioni comunali non possono o non vogliono prendere delle iniziative in merito: si limitano a catturare e sopprimere gli esemplari perché non hanno tempo, denaro o interesse a investire in questo problema. Dato che viene fatto davvero poco per questi animali, che corrono il rischio di morire per incidenti, malattie o malnutrizione, potreste sentirvi in dovere di aiutare un gatto o un cucciolo senza casa. Ecco allora qualche consiglio per avvicinarli e prendersi cura di loro in tutta sicurezza.

gatti randagi vignetta

Armatevi di molta pazienza perché potrebbe essere necessario molto tempo per guadagnarvi la fiducia del micio, ma alla fine potreste ritrovarvi con un nuovo amico e con la soddisfazione di avere aiutato un animale in difficoltà. Se vicino casa vostra bazzica un gatto randagio, provate a chiamarlo o ad attirare la sua attenzione.

Per sapere se si tratta di un gatto di strada o se ha un proprietario, osservate il suo pelo e cercate di capire se è ben nutrito. Se vi sembra che possa avere un proprietario, non accuditelo! Se invece vi rendete conto che quello che avete di fronte è un gatto randagio e volete prendervene cura pur non potendolo tenere in casa, ecco come fare!

Attirate l’attenzione del gatto

vignetta gatti randagiImparate a distinguere un gatto selvatico da uno randagio. Un randagio è un gatto domestico che non ha più una casa, mentre un felino selvatico è nato in natura e non si fida degli umani. Quest’ultimo in genere non è addomesticabile perché non si è abituato fin da cucciolo alla presenza dell’uomo. Potete fare amicizia con un randagio, mentre uno selvatico probabilmente non si adatterà mai alla vostra presenza.

Prendete le giuste precauzioni

vignetta protezione da gatto randagio

I gatti selvatici sono imprevedibili e bisogna essere cauti quando si cerca di diventare loro amici. I morsi di questi felini si infettano con facilità, in alcuni casi anche gravemente, quindi è il caso di indossare una camicia a maniche lunghe e pantaloni lunghi quando vi avvicinate all’animale.

La rabbia è un’altra fonte di preoccupazione, dato che non si può sapere se il gatto sia vaccinato o meno. In questo caso basta un po’ di buon senso: se il micio soffia o ringhia, sembra malato o si comporta in modo strano, non cercate di essere amichevole con lui.

Accovacciatevi

uomo accovacciato davanti a gatto randagio

Se vi sedete sul pavimento farete meno rumore e incuterete meno timore. Rimanete con lui per un po’ e mostrategli che non siete un pericolo. Dovreste restare a una certa distanza, tre metri circa, per non spaventare il micio.

Offritegli cibo che attiri il suo gusto e il suo olfatto

ciotola cibo davanti a gatto

Provate a lasciargli del cibo umido per gatti che abbia un odore intenso; potete anche usare del tonno in scatola per attirarlo mentre lo aspettate. Il vostro obiettivo è quello di fare in modo che il micio associ la vostra presenza a qualcosa di buono, cioè a un pasto gratis. L’unica cosa che dovete fare durante il primo giorno è lasciare a sua disposizione del cibo molto odoroso. Dopodiché potrete offrirgli una manciata di crocchette secche per far sì che il micio ne voglia altre.

Sussurrategli parole dolci e tranquille

mano tesa davanti a gatto randagio

Potreste dirgli: “Qui, gattino”, “Vieni qui, micetto” o “Psst psst psst”: alla fine il micio si avvicinerà a voi e dovreste allungare una mano per consentirgli di annusarvi. Ricordate sempre di non fare movimenti bruschi perché se sta lentamente cominciando a fidarvi di voi un gesto improvviso lo metterebbe di nuovo sulla difensiva.

Continuate a dargli da mangiare e a restare seduti nei paraggi; con il tempo guadagnerete la sua fiducia a tal punto che il gatto stesso si avvicinerà per il cibo e qualche carezza. Non aspettatevi che questo accada in fretta e nemmeno che accetti immediatamente il cibo che gli offrite.

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