La malattia di Tyzzer nel cane: cause, sintomi e cura

La malattia di Tyzzer è un'infezione batterica molto grave. Sapere le cause e riconoscere i sintomi può fare la differenza in un'ottica di guarigione

La malattia di Tyzzer è un’infezione causata dal batterio Clostridium piliforme. Non è solo il nostro adorato Fido a rischiare, si tratta di una patologia che colpisce anche altri animali: i roditori, i conigli, i cavalli, gli uccelli e anche i felini. Gli esemplari giovani e sotto stress ne sono maggiormente soggetti, soprattutto quelli che vivono una vita attiva e laboriosa.

roditore e cane

Si tratta di una condizione molto grave che coinvolge principalmente organi quali il fegato e l’intestino. Visto che la salute del nostro amico a quattro zampe è prioritaria e faremmo di tutto per salvaguardarla, dobbiamo puntare alla prevenzione (la migliore delle terapie), se vogliamo avere dei risultati soddisfacenti e non vogliamo che la vita del nostro migliore amico venga messa a repentaglio. Ma cerchiamo di fare un po’ di ordine.

Possibili sintomi

La malattia di Tyzzer nel cane colpisce il tratto intestinale. Di conseguenza, tra i sintomi che dobbiamo tenere sotto controllo ci sono eventuali episodi di diarrea liquida oppure macchie intorno all’area anale. Altri segnali da non sottovalutare poi sono la letargia, la depressione, la perdita improvvisa di peso, una temperatura corporea bassa e il pelo sporco (lontano quindi dal classico aspetto lucente e setoso di quando Fido è in salute).

Purtroppo questa patologia ha un decorso molto rapido e può sfuggire di mano. L’alta mortalità del soggetto che ha contratto l’infezione entro i primi dieci giorni è altamente probabile, e questo spesso avviene ancor prima che si sviluppino i sintomi. L’obiettivo quindi è salvare la vita al nostro amico a quattro zampe, nel caso dovesse essere così sfortunato da incappare nel Clostridium piliforme.

In casi del genere, ahimè, la conferma della diagnosi arriva tramite l’autopsia, disposta dal veterinario che dubita la causa possa essere stata una malattia tra le più subdole in circolazione. Tipiche sono delle lesioni necrotiche giallo-grigie sul fegato, nell’intestino, e a volte anche in corrispondenza del muscolo cardiaco.

Verso la diagnosi

cane accucciato

Ammesso che il veterinario di fiducia riesca ad arrivare in tempo per la diagnosi, saranno degli esami ematochimici specifici, la coltura delle feci e la lungimiranza dello specialista che mette insieme i pezzi del puzzle a dare l’eventuale conferma.

Come sempre, una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra può aiutare a unire tutti gli elementi. Il veterinario di fiducia – che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza – prima arriva alla diagnosi, prima potrà cominciare il trattamento e cercare di salvare la vita al malcapitato amico a quattro zampe. La tempestività viene prima di tutto.

Cure e terapie

Quando si parla della malattia di Tyzzer nel cane, purtroppo, non esiste una terapia specifica per contrastare il batterio responsabile di una potentissima infezione, che si evolve in pochissimo tempo.

Nonostante ciò, somministrare dosi di penicillina oppure di tetraciclina si è rivelato nel corso dell’esperienza un aiuto abbastanza efficace. Gli specialisti consigliano anche di fornire cure di supporto per alleviare le conseguenze dei singoli sintomi. Dunque, dei fluidi per contrastare la disidratazione provocata dalla diarrea e dalla perdita di appetito. A tal proposito, ecco come accorgersi che il proprio cane è disidratato e le modalità di intervento. Anche i sintomi sono di una certa entità e non vanno sottovalutati per salvaguardare la salute di Fido.

Inoltre, è indispensabile monitorare la temperatura corporea e agire se non si mantiene al di sopra di determinati standard. Nei casi più gravi, il veterinario potrebbe consigliare il recovero in una struttura veterinaria che abbia gli strumenti per tenere sotto controllo i parametri vitali di Fido 24 ore su 24.

Modalità di diffusione

cane con occhi chiusi

Dato che il responsabile di questa terribile patologia è il batterio Clostridium piliforme, a essere colpito è soprattutto il tratto gastro-intestinale degli animali soggetti a questo tipo di infezione. Visto anche il tipico decorso, a dover essere analizzate sono in special modo le feci, e la trasmissione di solito avviene per via oro-fecale.

Il batterio, infatti, crea delle spore che possono vivere molto a lungo nell’ambiente circostante (anche per anni) e che sono resistenti al calore e a molti disinfettanti presenti in commercio. Di conseguenza, è facile che queste contaminino e infettino il terreno e poi il cane.

A essere a rischio, però, sono anche la cuccia del nostro amico a quattro zampe e i suoi giochi. Il tutto viene amplificato se si vive nei pressi di una campagna o se il quadrupede ha libero accesso al giardino. È anche possibile che la malattia di Tyzzer nel cane si presenti in modo asintomatico, e venga trasferita così da un animale all’altro senza che ce ne si renda conto.

La prevenzione è la migliore delle cure

La prevenzione segue i metodi di diffusione del C. piliforme. Per prima cosa è fondamentale evitare condizioni di stress e sovraffollamento. Come abbiamo visto, questo rende gli animali più sensibili alla malattia. Bisogna poi prestare molta attenzione all’ambiente in cui vivono gli animali e alla loro dieta. Non è un caso che si dica: “Siamo quello che mangiamo”.

Bisogna rimuovere tutto quello che potrebbe causare un’infezione, quindi soprattutto le feci, e assicurarsi che l’alimentazione sia equilibrata. Viene consigliato anche di usare una soluzione di 1:10 di candeggina e acqua per lavare i giochi e la cuccia del cane. Insomma, l’igiene è la prima arma e quella più efficace – spesso l’unica – per combattere un nemico certamente fra i più subdoli e meschini in circolazione.

L’importanza della dieta

primo piano di un cane

L’alimentazione, che si opti per quella naturale o per quella industriale, è fondamentale per garantire una crescita corretta al nostro fedele amico e una vita lunga. È bene che, insieme al veterinario di fiducia e dopo un’attenta analisi, si scelga una formula che dia il giusto apporto giornaliero di nutrienti al nostro Fido. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere quali sono i cibi proibiti per il cane e come impostare una dieta completa.

Non dimentichiamo che si tratta di un animale principalmente carnivoro e bisognoso di proteine di origine animale. Poi necessita anche di vitamine, mireali e fibre. Non affidiamoci al fai da te e, prima di apportare qualsiasi cambiamento alla dieta, aspettiamo il nulla osta del nutrizionista.

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