Si può addestrare il cane salvato dal canile (o dai rifugi)?

Addestrare un cane salvato dal canile è possibile. Ogni caso è diverso ma con i nostri consigli diventerà facile. Ecco come fare

Portare in casa un cane preso da un canile o da un rifugio è uno dei gesti d’amore più grandi che si possano compiere nei confronti di questi pelosetti. La vita in canile, nonostante le cure e le attenzioni dei volontari, spesso non è delle migliori, per via dei ridotti mezzi a disposizione di chi se ne prende cura a fronte di un gran numero di animali presenti.

Il vostro amico vi sarà riconoscente con il suo affetto se lo adotterete donandogli una famiglia, ma spesso il suo comportamento, almeno all’inizio della convivenza, potrebbe non andarvi a genio. In casi come questi, non preoccupatevi perché si può addestrare un cane salvato dal canile esattamente come i suoi simili che hanno avuto una vita diversa. Non scoraggiatevi riportandolo indietro perché fareste vivere al pelosetto un trauma molto forte. Ci vogliono un poco di pazienza e del tempo ma presto vi innamorerete l’uno dell’altro. Vediamo insieme come fare.

I primi giorni a casa di un cane adottato dal canile

Addestrare un cane salvato dal canile è possibile, sia che si tratti di un cane adulto che di un cucciolo. Naturalmente il cucciolo apprenderà più facilmente nuove abitudini, ma anche adottare un cane anziano ha i suoi vantaggi.

Quello che vi serve è informarvi con i volontari del canile o del rifugio sulla vita del cane. Non sempre ne sono informati, perché potrebbe trattarsi di cani che sono arrivati da loro in età adulta, ma in ogni caso potrete farvi un’idea su eventuali traumi che gravano sulla loro esistenza e che gli hanno creato dei vizi comportamentali o delle paure e su aspetti del loro carattere.

Tenete conto che quando adottate un cane dal canile, l’animale vi sarà sempre riconoscente per avergli donato una famiglia e grazie al suo essere socievole per natura non avrà problemi a prendere nuove abitudini.

I primi giorni di convivenza vi serviranno per conoscervi bene a vicenda e imparare a condividere spazi e abitudini. La cosa importante è che facciate capire al cane sin da subito quali sono le vostre regole. Proprio nelle primissime settimane insieme a voi, il cane tenderà a prendere per buono ciò che gli concedete ed evitare ciò che gli proibite. Quindi se, per esempio, non volete che il cane salga sul divano, imparate voi per primi a dire di “no” sin da subito o sarà più difficile fargli cambiare abitudini in un secondo momento.

Educate il cane sin da subito a non abbaiare troppo, per non disturbare voi o i vicini, cercate di fargli capire che deve aspettare pazientemente e non deve sporcare in casa. Per farlo potete usare il classico metodo del rinforzo positivo premiandolo con del cibo o delle coccole quando compie l’azione che desiderate. Non usate rimproveri e aggressività o il cane tenderà ad assumere un atteggiamento aggressivo a sua volta oppure, in alcuni casi, di paura. Sicuramente non otterrete il risultato desiderato.

Il nuovo arrivato in casa vi vedrà come il suo capobranco. I cani infatti discendono dai lupi e in natura vivono in branco con delle gerarchie ben precise. Quando arriva nella vostra famiglia, deve capire presto chi comanda o tenderà a prendere il sopravvento. Usate comandi chiari e siate fermi nelle vostre decisioni.

Se il cane ha difficoltà a recepire, abbiate pazienza e non scoraggiatevi, deve abituarsi ad una nuova vita e ha bisogno di tempo. Il vostro compito è di conquistare la sua fiducia. Vediamo di seguito cosa fare per addestrare un cane salvato dal canile in alcune situazioni che si possono presentare.

Cane aggressivo o insicuro, due casi difficili da addestrare

In base alle esperienze che ha vissuto, il cane può diventare aggressivo e mostrarsi così anche con voi che lo avete appena adottato. In questi casi il cane cercherà di prendere il sopravvento su di voi perché non accetta di essere subordinato e vorrà essere indipendente.

Per riprendere il vostro ruolo di leader, dovete agire con fermezza ma allo stesso tempo essere affabili per farvi amare. Spesso non è un processo semplice ma possono venirvi in aiuto gli addestratori professionali.

A volte il cane riversa la sua aggressività sui suoi simili, soprattutto se ha riconosciuto in voi un “salvatore” e teme che qualche altro cane prenda il suo posto. Raggiunta una buona sicurezza, la sua preoccupazione potrebbe scemare, ma sta a voi evitare situazioni in cui potrebbe ritrovarsi insieme a suoi simili percepito come rivali.

Al contrario può capitare che il cane che avete adottato sia insicuro. Ve ne accorgente perché è spesso irrequieto, abbaia a chiunque, piange molto, sporca e morde. Per addestrarlo dovete faticare un po’ ma con pazienza e tempo ce la farete. Dovete rafforzare la sua autostima e fargli capire che di voi si può fidare. Questo non vuol dire che dovete accontentarlo in tutto o otterrete un cane viziato. Le regole devono esserci in ogni caso, ferree e chiare.

Addestrare il cane che sporca in casa

Un cane adottato dal canile ha delle abitudini che ha già appreso. Tra queste ci potrebbe essere quella di fare i suoi bisogni dentro alla sua gabbia, perché a volte i volontari, oberati di lavoro, non hanno il tempo di portare tutti i cani a fare la loro passeggiata quotidiana, Di conseguenza può capitare che il nuovo arrivato faccia i suoi bisogni in casa.

In questo caso, impegnatevi a portare il cane fuori più spesso durante la giornata e rientrare quando ha fatto i suoi bisogni. Non arrabbiatevi con lui, non servirebbe a nulla perché nessuno può trattenersi in certe situazioni. Al contrario, invece, lodatelo e premiatelo quando li fa fuori casa. Con il tempo, capirà che il posto giusto non è il vostro tappeto preferito.

Cane troppo indipendente o troppo “appiccicoso”

I comportamenti di un cane adottato sono imprevedibili. Non conosciamo il suo passato e spesso non possiamo immaginare quali esperienze abbiamo inciso sul suo carattere. Ecco perché ci sono situazioni opposte, come un cane troppo indipendente, che non risponde quando lo chiamate oppure un cane che vi segue ovunque e non vi lascia mai soli.

Nessuno dei due casi è positivo. La via di mezzo è sempre la cosa migliore. Se il cane è stato maltrattato o abbandonato da un precedente proprietario potrebbe d’istinto diventare diffidente nei confronti degli esseri umani, quindi sta a voi riconquistare la sua fiducia in modo che vi risponda quando lo chiamate. Provate con il solito rinforzo positivo, premiandolo quando vi obbedisce. Il alternativa si può anche addestrare il cane con il clicker.

Un’altra ipotesi è quella di un cane che vi segue in ogni vostro passo, come se avesse paura di perdervi e di ritrovarsi di nuovo solo. In questo caso dovete insegnarli ad essere indipendente. Se soffre la solitudine, lasciatelo solo gradualmente. Per una migliore riuscita dell’addestramento, potete chiedere l’aiuto di un educatore professionale.

I casi che vi si presentano possono essere tanti e diversi ma l’amore tra voi e il vostro cane riuscirà ad avere la meglio su ogni difficoltà e il vostro rapporto diventerà sempre più forte.

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