9 cani oramai condannati vengono salvati in cambio di denaro

Tutti nel mondo odierno conoscono la terribile condizione dei cani in alcune nazioni dell’Asia. Nel corso degli anni sempre più persone hanno cercato di fare qualcosa ma questo indicibile fenomeno sembra non avere fine.

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Fra queste persone che ogni giorno lottano duramente per il diritto alla vita dei cani c’è Sam Phannarith, un uomo proveniente dalla Cambogia. Nel paese di Sam la vendita e il consumo di carne canina è un’orrenda realtà.

Quest’uomo si è reso protagonista di un salvataggio incredibile, che deve rappresentare un esempio per chiunque voglia unirsi a questa battaglia. Un giorno Sam si stava dirigendo nella città di Siem Reap, in Cambogia.

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Nei pressi del centro abitato Sam vide qualcosa che attirò la sua attenzione: un corriere, a bordo della sua motocicletta, che trasportava una gabbia con ben 9 cani dentro. Esatto, 9 cani incastrati come sardine in una gabbia oggettivamente minuscola.

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Sam sapeva bene che quei cani erano destinati ad una fine orribile, ma era anche consapevole che un suo intervento avrebbe potuto salvare la loro vita. Perciò decise di pagare una forma di riscatto a quel corriere per la libertà dei cuccioli.

L’uomo offrì la bellezza di 350$, moltissimi considerando l’economia cambogiana. Il motociclista di certo non rifiutò l’offerta e aprì la gabbia, permettendo ai cani una fuga verso la libertà.

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Quei 9 cani però, un po’ a causa dello spazio ristretto, un po’ per paura di pesanti punizioni, stentarono prima di darsi alla fuga. Proprio in quel momento il motociclista ha dato sfoggio della sua insensibilità e di una crudeltà disumana.

L’uomo con il casco cominciò a dare degli spintoni con un bastone dall’esterno della gabbia per velocizzare l’uscita dei poveri cani. Fortunatamente tutti i 9 animali sono riusciti ad abbracciare la libertà.

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Il nobile gesto di un uomo ha salvato una moltitudine di vite ormai condannate ad una fine orribile, speriamo che questo non rimanga un caso isolato ma che sempre più persone si ribellino a queste ingiustizie della nostra epoca.

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