Cani e gatti maltrattati: la nuova Legge Brambilla

Cosa cambia con la nuova Legge Brambilla per chi si macchia del reato di maltrattamento di cani e gatti'

Sono tante le storie terribili di cani e gatti maltrattati, torturati, portati a morte dopo atroci sofferenze. E spesso chi si macchia di questo reato non riceve una pena adeguata o sufficiente. Oggi, però, le cose potrebbero cambiare ed essere diverse. È infatti entrata in vigore la Legge Brambilla, una riforma attesa da oltre vent’anni che cambia profondamente il modo in cui vengono considerati e tutelati gli animali in Italia.

Cani e gatti maltrattati
Fonte foto da Pixabay

La nuova norma non si limita a punire chi maltratta un animale: riconosce gli animali come esseri senzienti, con diritti propri. Non si parla più soltanto del “sentimento dell’uomo” verso di loro, ma si afferma con forza che ogni animale, domestico o selvatico, merita rispetto e protezione. Secondo Fabrizio Ferrandelli, assessore al Benessere animale del Comune di Palermo, che ha commentato la vicenda ricordando la fine del cane Aron, bruciato vivo in piazza Croci un anno e mezzo fa, è un passo fondamentale per agire concretamente: “Oggi abbiamo finalmente uno strumento per intervenire in modo più deciso. Chi maltratta un animale rischia fino a quattro anni di carcere e 60.000 euro di multa“.

Ogni giorno in tutte le città italiane sono decine di segnalazioni di cani lasciati soli, senza acqua né riparo, sui balconi roventi. Ora, grazie alla nuova legge, sarà più semplice intervenire penalmente, e scoraggiare questi comportamenti crudeli. Anche per le colonie feline, spesso messe in pericolo da chi porta i cani senza guinzaglio, le nuove norme rappresentano una tutela in più. Un altro fronte riguarda i cavalli impiegati per trainare le carrozze turistiche. A Palermo, ad esempio, si punta ora a una transizione verso mezzi moderni e rispettosi del benessere animale, senza penalizzare i lavoratori del settore. Un disegno di legge appena presentato all’Assemblea Regionale Siciliana vuole sostituire la trazione animale con soluzioni più sostenibili.

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“È un’occasione per dare alla Sicilia un ruolo guida nella tutela degli animali”, affermano i consiglieri Bonanno e Raja. E forse, con questa nuova legge, la crudeltà non resterà più impunita.

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