Agricoltore spara al cane con un fucile perché corre nei campi: “Punito come meritava”

Un agricoltore ha preso a colpi di fucile un cane, che stava correndo nei suoi campi, uccidendolo sul colpo. Non si è pentito di quel gesto, anzi ha detto che se l'è meritata

Era entrato nel suo campo ed ha pensato di punirlo “come meritava”, queste le sue testuali parole dopo avergli tolto brutalmente la vita. Un agricoltore spara al cane con un fucile e nemmeno si pente di aver ucciso quel povero cagnolino, un esemplare di cane da Pastore Australiano che come sua unica colpa aveva quella di scorrazzare nel posto sbagliato.

Pastore Australiano
Fonte foto da Pixabay

La vicenda ha avuto luogo a Lozzo Atestino, in provincia di Padova. Un agricoltore di 64 anni ha ucciso un cane, un povero cane di razza Pastore Australiano di solo un anno di età. Alcuni ciclisti, sentendo gli spari venerdì scorso, hanno dato l’allarme. I proprietari hanno raccontato che nel pomeriggio il cane era andato a correre come al solito nei campi dietro casa. Il vicino, però, gli avrebbe sparato cinque colpi di fucile. Alcuni testimoni lo hanno visto e ci sono anche le immagini del povero animale ormai senza vita a terra.

Il cane era di proprietà di una signora del posto. La signora, che ha anche una rivendita di verdure a km zero, aveva adottato il cane, un pastore australiano di appena un anno, salvandolo dai vecchi proprietari che lo tenevano chiuso a catena“, questo il racconto dell’associazione animalista Centopercentoanimalisti, che farà di tutto per fare in modo che sia fatta giustizia, anche se le pene del Codice penale è ancora troppo poco severo, come ricordato anche da Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente.

Pastore Australiano fuori
Fonte foto da Pixabay

Il cane, di razza Pastore Australiano, non c’è più, ma i proprietari hanno denunciato il vicino di casa. Il 64enne dovrà rispondere all’accusa di uccisione di animale, reato che prevede pene che vanno da 4 mesi a 2 anni di reclusione secondo quanto scritto sul Codice Penale. I Carabinieri hanno anche perquisito la sua casa al ritrovamento del corpo dell’animale.

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