La cagnolina Lola che amava i cuscini

La cagnolina Lola che amava i cuscini, dopo anni passati sul duro cemento, finalmente un po' di comodità per questa dolcissima cagnolina

Un cane di certo non ha le stesse esigenze di un umano, tanto meno gli stessi bisogni, ad esempio un cane non ci penserebbe un secondo a buttarsi e rotolarsi in mezzo ad una pozzanghera d’acqua a differenza di noi, ecco marcata questa differenza c’è anche da sottolineare che un cane debba vivere in condizione di schiavitù solamente perché è un “cane”.

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Purtroppo il proprietario di Lola, una meravigliosa cagnolina, non ha compreso il concetto di cui vi abbiamo appena parlato, infatti questo ignobile uomo ha avuto il coraggio di far rimanere incatenata Lola per 8 anni, 8 lunghissimi ed interminabili anni.

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Per 8 anni la casa di Lola è stato un buio e freddo garage, il suo letto un duro e scomodo pavimento in cemento; senza cure ne visite di un qualche veterinario, praticamente nessuno sapeva dell’esistenza del cane, non proprio la vita che Lola avrebbe sognato.

Per sua fortuna la parola fine a questa condizione di schiavitù l’ha messa una donna che, per qualche fortuito motivo, notò la femmina di Pit Bull e senza pensarci due volte chiamò l’AMA Animal Rescue, un’organizzazione per la protezione degli animali che opera nell’area di New York.

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L’intervento dei soccorritori fu pressoché immediato, per ore provarono a negoziare il rilascio della povera cagnolina e alla fine ottennero il permesso del proprietario.

Quando i soccorritori si avvicinarono al cane si aspettarono tutto fuorché una dolce e tenera cagnolina, questo perché tennero conto delle pessime condizioni in cui viveva e del pessimo trattamento riservatole, e invece furono smentiti.

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Lola fu trasferita ad un pronto soccorso animali dove, in seguito a delle analisi, gli furono riscontrati e curati chirurgicamente alcuni tumori.

Ora alla libera Pit Bull spettava solo trovare una nuova famiglia che le avrebbe fatto dimenticare gli 8 terribili anni appena trascorsi. Per l’adozione si fece avanti una donna di nome Charlène Von Saher, residente a Manhattan.

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Fu subito amore a prima vista, la donna consapevole del passato di Lola, comprò una miriade di cucce e di letti morbidissimi in grado di soddisfare i bisogni del cane ma anche in grado di fargli dimenticare l’orribile durezza e freddo del cemento a cui lei era abituata.

 

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