Cane abbandonato in canile perché il bambino non lo voleva più

Questa è la storia del povero Origano, un cane abbandonato in un canile perché il bambino, che prima aveva insistito con la madre perché voleva adottarlo, si era stancato di lui e non lo voleva più tenere in casa. Per fortuna, però, dopo un inizio non facile per lui, il dolce cagnolino ha avuto quel lieto fine che aveva sempre meritato.

Origano non ha avuto un inizio facile. Era un cucciolo spaesato, affamato e tremante, quando un bambino lo ha visto davanti a un supermercato e ha chiesto alla madre di portarlo a casa. Lei, commossa da quella richiesta improvvisa, ha deciso di accoglierlo. Ma l’entusiasmo è durato poco. Aveva appena otto mesi e portava ancora i segni del collare che qualcuno gli aveva tolto prima di abbandonarlo. La nuova famiglia, inesperta e rumorosa, non sapeva come affrontare la sua paura. Origano era spaventato da tutto: elettrodomestici, voci forti, oggetti quotidiani. In quella casa affollata non ha trovato pace, né ascolto. Dopo pochi giorni, il bambino ha perso interesse e ha chiesto alla madre di mandarlo via. Così il cane è stato abbandonato di nuovo, in un canile.

Nel box si è chiuso nel silenzio. Non abbaiava, non cercava attenzioni, si rintanava in un angolo, acciambellato su sé stesso. Si proteggeva dal mondo che non aveva mai saputo comprenderlo davvero. Ogni sabato, una donna visitava i cani del rifugio. Quel giorno, i suoi occhi hanno incrociato quelli di Origano. Si sono riconosciuti. Senza parole, con il solo sguardo. Mara si è seduta vicino al box e ha atteso. Lo ha chiamato piano, gli ha parlato con dolcezza. Una volontaria le ha detto che per conquistare quel cuore ci sarebbe voluta costanza. Mara ha capito subito: Origano era come lei.

Senza più esitazioni, Mara ha deciso di adottarlo. Ha scelto di non lasciarsi fermare dalla paura, né dalla solitudine. Origano è entrato nella sua vita come un balsamo. Per entrambi, è cominciata una nuova storia. Dove l’amore ha preso il posto della paura.