Cane con le zampe legate col nastro adesivo trovato nell’immondizia

Questa è la storia di Leo, un cane trovato nell'immondizia con le zampe legato con il nastro adesivo. Quali sono adesso le sue condizioni di salute?

Questa è la storia di Leo, un cane con le zampe legate con il nastro adesivo trovato nel bidone dell’immondizia. Lo avevano legato per fare in modo che non potesse mettersi in salvo. Chi ha compiuto un gesto così crudele, lo ha condannato a morte certa. Per fortuna qualcuno lo ha trovato appena in tempo per poterlo portare in salvo.

Cane con le zampe legate col nastro adesivo

La Nebraska Humane Society ha raccontato la storia del piccolo Leo, in un post condiviso sui social lo scorso 14 aprile. I dipendenti di un’azienda di Omaha, una cittadina statunitense sul fiume Missouri, hanno trovato dietro i loro uffici un povero animale abbandonato. Avevano sentito dei rumori davvero strani provenire dai cassonetti dei rifiuti. Hanno deciso di indagare più a fondo per capire da dove arrivassero. Qui hanno trovato un povero cucciolo che rischiava di perdere la vita. Era cosciente, ma allo stremo delle sue forze. Aveva la testa, le zampe e la coda avvolte con il nastro adesivo. Sulla pelliccia aveva cibo e detriti incrostati.

I dipendenti hanno chiamato i soccorritori, che sono arrivati in pochissimo tempo. Giusto in tempo prima che arrivasse il camion a svuotare il contenuto del cassonetto nel tritarifiuti. I soccorritori hanno affidato Leo agli operatori dell’Animal Control. Poi i veterinari lo hanno sedato e curato: c’è voluto un po’ di tempo e un intervento delicato per rimuovere il nastro adesivo. Per rimuovere dalla pelliccia rifiuti e detriti hanno dovuto radergli completamente il pelo.  “È stata la cosa più disgustosa che abbia mai visto. Non riesco a immaginare come si possa fare una cosa del genere a un altro essere vivente, per non parlare di un cagnolino indifeso, e poi buttarlo via come spazzatura“. Queste le parole di una delle persone che ha salvato l’animale.

Cane di piccola taglia

Pian piano il cucciolo si è ripreso. Grazie al microchip, i volontari hanno trovato il proprietario, che ne aveva denunciato la scomparsa l’11 aprile scorso. Leo è tornato a casa sano e salvo, ma ancora non si sa chi gli abbia fatto tutto questo.

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