Cane malato abbandonato in aperta campagna con una lettera, la storia di Molly

Molly è stata abbandonata malata in aperta campagna. L'hanno lasciata lì tutta sola, con le sue coperte e con una lettera di spiegazioni. Ecco la sua incredibile storia

Questa è una storia che ci arriva da vicino Amburgo, in Germania. Protagonista Molly, una povera nonnina che qualcuno ha deciso di lasciare indietro. Il cane malato abbandonato in aperta campagna con una lettera per i suoi precedenti proprietari era destinata a morire. Nella lettera chiedevano l’eutanasia, per i suoi problemi di salute. Per fortuna, invece, ha incontrato persone di buon cuore che le hanno salvato la vita.

Cane con collare elisabettiano

Molly è stata lasciata su un sentiero di campagna, tra Kneese e Dutzow, non lontano da Amburgo, in Germania. L’hanno legata a un palo segnaletico con un guinzaglio a catena. Aveva con lei le sue coperte e anche una lettera di spiegazioni. Una persona che abita poco distante stava passeggiando quando ha visto il cane. Subito ha chiamato la polizia. La lettera informava che Molly era molto malata. Tossiva continuamente sangue, avendo un’emorragia nello stomaco. La proprietaria aveva anche scritto di non curarla, ma di farla andare sul ponte dell’arcobaleno il più presto possibile. In pratica chiedeva l’eutanasia, dopo averla abbandonata in mezzo al nulla.

Gli agenti di polizia subito intervenuti, hanno preso Molly è l’hanno portata al rifugio di Roggendorf. “A prima vista, il cane sembrava in forma. Ma all’improvviso, sangue e pus hanno cominciato a uscire copiosi dal suo corpo”. Queste le parole della responsabile della struttura, Meike Jaworski. Gli operatori hanno portato Molly dal veterinario: aveva la piometra, una patologia uterina che, se non curata in tempo, porta alla morte. Il cane aveva 12 anni e l’intervento non era facile viste le conseguenze. I medici hanno però deciso di tentare il tutto per tutto e l’operazione è andata bene.

Cagnolina nera felice

Il cane malato abbandonato si è presto ripreso. Per lei un vero e proprio miracolo. Ma la direttrice della struttura è ancora sneza parole. “Lasciare un animale così gravemente malato e per giunta lontano da un rifugio lascia interdetti. Se non si hanno i soldi per curare il proprio animale, bisogna almeno parlare con i responabili dei rifugi o con gli stessi veterinari. I pagamenti rateali sono ormai comuni. In qualche modo si trova sempre una soluzione”.

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