Cane randagio rimane settimane sotto un’auto: poi qualcuno lo trova e lo salva

Abbandonato al suo triste destino, il cane randagio è rimasto per settimane nascosto sotto l'auto, impaurito dal mondo circostante. Per fortuna qualcuno si è accorto di lui e lo ha tratto in salvo

Vivere in strada non è facile, senza avere mai un riparo sicuro da chiamare casa, cibo e acqua, qualche coccola e un po’ di amore. Lo sa bene il protagonista di questa storia, un cane randagio che rimane settimane sotto un’auto, nascosto da quel mondo là fuori che gli fa una grande paura. Qualcuno lo trova, riesce a conquistare la sua fiducia e, finalmente, lo salva.

Cane mangia uno snack in strada

Donna Lochmann camminava per strada, in un quartiere residenziale di St. Louis, nel Missouri, quando sotto un furgone ha sentito qualcuno ringhiare. Qui ha trovato un cane randagio che si nascondeva e che aveva paura, perché solo al mondo.

La donna, che lavora per Stray Rescue di St Louis, come responsabile dei salvataggi, lo sentiva ringhiare, ma non era intimorita. Sapeva che non era cattivo, ma che aveva solo paura. Ed è questo quello che fanno i cani quando hanno paura: ringhiano.

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Il pit bull bianco, nonostante ringhiasse e mostrasse i denti, con gli occhi chiedeva aiuto. La donna si rifiutò di lasciarlo lì, così iniziò a gettargli del cibo per acquistare la sua fiducia. E dargli qualcosa da mangiare, visto che era magrissimo. Il cane randagio non rimane più sotto l’auto nascosto, ma si apre al mondo con fiducia grazie alla donna.

Il cucciolo, come da previsioni, si è fatto subito convincere da quel cibo buono. E ha iniziato a scodinzolare a quella donna di buon cuore, certo che l’avrebbe aiutato. Non c’è voluto molto prima che salisse sull’auto della sua soccorritrice, che ha deciso di chiamarlo Avalanche.

Cane bianco con il guinzaglio in auto

Avalanche ha continuato a scodinzolare per tutto il tempo, fino dal veterinario, dove i medici lo hanno curato. Era magrissimo, con piaghe profonde e in condizioni terribili. Dopo qualche giorno di cura nella clinica veterinaria, i volontari hanno trovato una casa affidataria, dove il pit bull ha trascorso un Natale memorabile. La strada è ancora lunga, ma ora, finalmente, è in buone mani.

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