Cane segregato e legato, le guardie zoofile lo salvano ad Acilia

Ad Acilia le guardie zoofile sono intervenute per salvare un povero cane segregato e legato tra i rifiuti. Una situazione davvero terrificante che gli operatori si sono trovati di fronte prima di salvarlo

Ad Acilia, le guardie zoofile hanno eseguito un intervento che ha lasciato gli stessi operatori, abituati a vedere ogni cosa terribile, davvero senza parole. In un luogo sporco, pieno di rifiuti e degli escrementi dell’animale stesso, hanno salvato un povero cane segregato e legato. Il povero animaletto versava in condizioni davvero terribili. Come si può fare una cosa del genere a una creatura così innocente?

Cane segregato e legato

Le guardie zoofile EARTH hanno recentemente raccontato di questo intervento fatto in un quartiere di Acilia, frazione di Roma Capitale. Gli operatori avevano ricevuto una segnalazione, che denunciava un cane detenuto in uno spazio non idoneo. Quando sono arrivate nel luogo indicato, le guardie zoofile non potevano credere ai loro occhi. Un cane di taglia media viveva segregato in uno spazio angusto, così piccolo da non potersi nemmeno muovere, così maleodorante da far venire a tutti i conati di vomito. Il luogo era sporco anche degli stessi escrementi dell’animale che era legato a un’inferriata, impossibilito a muoversi e allontanarsi da lì.

Gli operatori hanno preso in carico il cane: la direzione del Dirigente Generale delle guardie zoofile Carmine Levato ha ordinato il sequestro del cane segregato e legato ad Acilia, che ora si trova al sicuro presso il canile della Muratella. Il suo proprietario ha già ricevuto sanzioni per la detenzione del cane a catena, che è vietata nel Lazio. Ma anche per l’assenza di un microchip e per l’assenza della pulizia degli spazi dove l’animale viveva.

Cane tra i rifiuti

Valentina Coppola, presidente di Earth, spiega: “È sempre una scelta difficile quella di portare un cane in canile. Ma in casi come questo è un passo necessario per togliere l’animale da una situazione insostenibile e cercare di dargli una nuova opportunità. Ora cerca casa, aiutiamo tutti insieme a dare un lieto fine a quello che è partito come una storia dell’orrore”.

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