Dogo Cubano

Dogo Cubano
foto di esemplare di Dogo Cubano

Esemplare di Dogo Cubano

Dati generali
Etimologia Nome che ne indica il tipo, Dogo, e l’area d’origine
Genitori Mastino Spagnolo x Old English Bulldog x Segugio
Presente in natura Estinto
Longevità Estinto
Impieghi Cane da guardia, cane da combattimento, cane da guerra, cane da caccia agli schiavi
Taglia Medio/Grande
Peso maschio 60 – 65 kg
Peso femmina 60 – 65 kg
Prezzo Non quantificabile
Colori Rossiccio, Bruno

Il Dogo cubano è una razza canina originaria di Cuba, come si evince dal nome stesso.

La FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, non la riconosce ufficialmente come razza, anche perché al giorno d’oggi è considerata estinta.

Si trattava comunque di un cane di taglia grande, che potrebbe essere associato alla categoria molossoide. Si deve, però, parlare al passato di tale razza, dal momento che oggi è completamente scomparsa da ogni zona del mondo.

Scheda informativa del Dogo Cubano – RAZZA ESTINTA
Anallergico X
Per bambini X
Per anziani X
Con altri cani X
Con gatti X
Rumoroso X
Sport X

ORIGINI STORICHE DELLA RAZZA

Il Dogo cubano era una razza canina molto antica, nata dall’incrocio fra il Chien de Saint-Hubert (meglio conosciuto come “Bloodhound”) e un tipo particolare di mastino, il Perro de presa spagnolo.

Per capire il motivo della scelta di questi due cani in particolare, va fatto riferimento a qualche cenno storico che rimanda al periodo della colonizzazione del Centro America.

La fusione delle corone di Spagna e di Inghilterra, avvenuta tramite il matrimonio fra Filippo II d’Asburgo e Maria I Tudor, celebrato nel 1554, fu la causa scatenante di tutto.

I conquistatori europei sentivano l’impellente esigenza di usare ogni metodo possibile pur di conquistare il maggior numero di territori americani, senza troppi scrupoli.

Decisero, allora, per la creazione di una razza canina che potesse essere funzionale al raggiungimento delle scopo della Corona. Questo era quello di combattere, anche violentemente se necessario, contro i nemici e vincerli, o meglio farli schiavi.

Scelsero per l’accoppiamento due cani che rispecchiassero le caratteristiche essenziali per raggiungere tale obiettivo. Il Bloodhound, che era, per sua natura, un ottimo segugio e il Perro de presa spagnolo, per la sua stazza e per il suo particolare temperamento focoso e combattivo.

Il tentativo andò a buon fine e la razza che uscì fuori ebbe il successo sperato. Il Dogo cubano aveva ormai insite in sé le caratteristiche e la forza di entrambi i cani dei quali aveva i tratti genetici.

Il Dogo cubano svolgeva un ruolo fondamentale: quello di combattere contro gli umani “nemici”. Questi generalmente finivano sbranati, vista ovviamente la stazza, la potenza e la ferocia di tale razza.

In secondo luogo, poi, gli uomini lo impiegarono come cane da guardia per gli schiavi tenuti a lavorare nelle piantagioni di zucchero; oppure lo usarono per la ricerca e il recupero di coloro che tentavano, invano, di fuggire dalla condizione di schiavitù. Avendo per metà il DNA di un ottimo segugio, quale il Bloodhound, sfuggire alla caccia del Dogo cubano era quasi impossibile.

La situazione cambiò radicalmente per due motivi storici importanti: nel 1878 venne abolita la schiavitù e nel 1895 la Corona spagnola rinunciò ad ogni diritto sull’isola cubana. A questo punto, il Dogo cubano non aveva più motivo di esistere.

Quando dunque mancarono i motivi per i quali era stato creato tale cane e dato il suo impiego puramente “militare”, a seguito di queste date cessarono definitivamente gli accoppiamenti per questa razza e di conseguenza essa si estinse.

L’origine del Dogo cubano non fu sicuramente nobile. Utilizzare, o addirittura creare un cane per il solo scopo di conquista è eticamente e culturalmente sbagliato, soprattutto per il fatto che non andrebbe mai usato un animale in modo così egoistico.

PREZZO

Non è possibile stabilire il prezzo in quanto la razza del Dogo cubano non esiste più da secoli ormai.

CARATTERE

Il temperamento di questo cane era sicuramente aggressivo e combattivo. Essendo una razza creata e modificata geneticamente dall’uomo stesso per i suoi personali scopi militari, il Dogo cubano era generalmente il risultato di un incrocio fra esemplari già molto violenti e feroci di base.

Visto che lo scopo era quello del combattimento, si addestrava fin da piccolo per attaccare e, se necessario, per sbranare il suo avversario.

Era infatti una razza impavida, coraggiosa e senza ritegno. Data la taglia grande, la robustezza del corpo e la grande forza, non aveva problemi ad attaccare quelli che percepiva come nemici e, di conseguenza, ucciderli. L’uomo poteva fare ben poco di fronte ad un esemplare del genere, date le sue caratteristiche mischiate appositamente per combattere.

Il morso del Dogo cubano lasciava difficilmente scampo, data la grandezza della sua mascella e la voracità con cui attaccava il nemico.

Era un cane abituato a trovarsi in qualunque situazione, anche in condizioni climatiche o ambientali avverse o difficoltose. Rustico nell’aspetto e nel carattere, molto forte e resistente, era ottimo per raggiungere l’obiettivo per il quale era stato creato: la conquista e la sottomissione.

ADDESTRAMENTO

Di per sé, nasceva già come cane molto combattivo e pronto a tutto. Dato che gli esemplari da incrociare li sceglievano principalmente fra quelli più robusti, tosti, pesanti e aggressivi, fin dalla nascita il Dogo cubano faceva subito sentire la sua presenza in mezzo ad un gruppo.

L’uomo doveva fare molta attenzione ad avvicinarsi: sarà stato sicuramente un cane molto diffidente verso gli estranei. Il punto fondamentale da sottolineare dunque era il seguente: prenderlo in tempo fin da piccolissimo!

Bisognava seguire alcuni punti essenziali per gestire tale razza. Prima di tutto, cercare di impostargli gradualmente delle regole precise da dover rispettare, delle basi da cui partire per sviluppare ancora di più la sua aggressività e la ferocia.

Come già detto sopra, l’origine non nobile di questa razza non poteva far altro che aumentare quanto più possibile l’aggressività del Dogo cubano. Dato poi il suo principale impiego, cioè quello di attaccare i nemici e controllare i prigionieri, non poteva sicuramente essere un cane tranquillo e pacato.

Una cosa, quindi, era fondamentale: fargli capire fin da subito le persone con cui prendere confidenza e quelle da non attaccare! Tutto questo sarà risultato molto difficile, ma pian piano il padrone-umano avrà sicuramente conquistato il Dogo cubano: avranno, senza dubbio, raggiunto un buon rapporto di fiducia e rispetto reciproco.

CARATTERISTICHE FISICHE

Il Dogo cubano era un cane di taglia grande. Non si può stimare un’aspettativa di vita precisa dal momento che non si hanno notizie di tale razza da secoli.

ZAMPE

Le zampe erano grandi, possenti e molto robuste. Davano al cane la possibilità di muoversi anche su grandi distanze e di attaccare con la dovuta forza e il dovuto vigore.

Ben piazzato e con una muscolatura molto tonica, era in grado di fare dei grandi balzi e rincorrere senza problemi qualunque tipo di preda.

CORPO

Un aggettivo che sicuramente andava attribuito al Dogo cubano è robustezza. Il suo corpo era molto resistente, fortissimo e con un’ossatura e muscolatura tali da permettergli di svolgere al meglio le sue funzioni.

Alla vista, il suo aspetto intimoriva chiunque lo guardasse.

PESO E ALTEZZA

Il Dogo cubano era una razza di taglia grande, anzi forse anche sopra alla media standardizzata al giorno d’oggi. Fare una stima del suo peso è molto difficile, comunque si parla di circa 60-65 kg per un esemplare maschio e in salute.

L’altezza al garrese si aggirava probabilmente intorno ai 60 cm.

TESTA

La testa del Dogo cubano era larga e piatta, con una mascella ben pronunciata e un’ampiezza enorme della bocca aperta. Il muso aveva una forma corta e abbastanza larga.

Le orecchie erano medie, leggermente rivolte verso il basso e pelose.

CODA

La coda era presente, aveva una lunghezza media e si arricciava verso la fine, formando una specie di semicerchio.

PELO

Il pelo del Dogo cubano era tenuto molto corto, in quanto doveva sentirsi comodo di correre e attaccare senza troppi impedimenti.

Al tempo della colonizzazione, coloro che si occuparono della creazione di questa razza, studiarono a puntino ogni cosa. Fecero in modo di accoppiare due razze a pelo corto, per ottenere un esemplare adatto al ruolo che avrebbe svolto in futuro.

COLORI

I colori del manto del Dogo cubano variavano in base alle combinazioni genetiche degli incroci che venivano fatti.

Generalmente, i colori più diffusi erano il rossiccio o il bruno, con la possibilità di qualche macchia sparsa in giro per il corpo.

La particolarità, presente in quasi tutti gli esemplari, era quella di avere spesso il muso di un colore più scuro, molte volte sul nero/nero scuro.

CUCCIOLI

I cuccioli di Dogo cubano sicuramente erano restii nei confronti dell’uomo, o almeno nei confronti di coloro che percepivano come nemici.

Ciò che contava, era sicuramente il fatto di intervenire tempestivamente sul cucciolo e fare in modo che si creasse un carattere forte ma allo stesso tempo rispettoso delle regole che venivano imposte.

L’uomo avrà avuto delle difficoltà a conquistare la fiducia anche del cucciolo di Dogo cubano. Impostare fin dai primi giorni di vita una sorta di autorità sul cane molto piccolo avrà aiutato sicuramente a gestire la sua crescita.

SALUTE

Non ci sono molte informazioni riguardo lo stato di salute del Dogo cubano. Ciò che, però, si può ipotizzare è che, essendo stato un cane estremamente robusto e possente, avrà avuto uno stato di salute ottimale.

Molto resistente a qualunque situazione, anche grazie alla conformazione fisica, non avrà avuto grossi problemi.

INDICAZIONI SULL’ALIMENTAZIONE

Per l’alimentazione vale lo stesso discorso fatto per la salute. Data la sua natura forte e ben resistente, sicuramente si sarà cibato di qualunque trovasse in giro. È chiaro anche che i conquistatori si saranno preoccupati di nutrirlo nel modo giusto e corretto, con cibo che gli desse le giuste quantità di energie per affrontare le giornate faticose di lavoro.

TOELETTATURA

Non ci sono grandi informazioni riguardo la cura di tale razza, dal momento che si è estinta secoli fa. Ciò che sicuramente si può supporre, anche in questo caso, è che i conquistatori si prendessero molta cura del Dogo cubano.

Tutto questo avveniva perché, ovviamente, il cane era funzionale al raggiungimento degli scopi per i quali era stato creato: era importante farlo stare bene da ogni punto di vista, altrimenti l’obiettivo non si sarebbe raggiunto.

ALLEVAMENTI

La razza si estinse secoli fa, dunque oggi non sono presenti allevamenti ufficialmente riconosciuti del Dogo cubano.

È UN CANE D’APPARTAMENTO?

Ovviamente questa è una domanda che non si dovrebbe neanche porre. Più volte sopra è stato già riferito l’utilizzo che si faceva di tale cane in passato. Non era adatto alla famiglia, bensì i conquistatori lo utilizzavano per i loro scopi puramente militari.

Sicuramente, però, il rapporto con l’uomo-padrone sarà stato forte e di fiducia e lealtà, nonostante l’indole aggressiva del cane.

CURIOSITÀ

Alcuni sostengono che questa razza possa ancora esistere in alcune zone del mondo. C’è chi afferma, in modo più o meno convincente, di essere in possesso di alcuni esemplari di Dogo cubano.

Degli studi, però, hanno dimostrato che non sempre queste sono notizie vere. Spesso alcuni dettagli possono trarre in inganno, tipo la presunta somiglianza con alcune razze oggi presenti. Ad esempio, il Dogo cubano potrebbe essere simile ad alcuni incroci fatti fra pit-bull e Dogo argentino: non bisogna farsi ingannare dalle apparenze!

Il Dogo cubano si è estinto anni e anni fa: questa è una notizia certa. Altre imitazioni non sono molto attendibili.