Cosa provano i cani prima di passar a miglior vita

Cosa provano i cani prima di passar a miglior vita, la pubblicazione di un veterinario che ha commosso il web

La perdita di una persona cara è sempre dolorosa, indipendentemente dalla causa di tale perdita o dal contesto nel quale quest’ultima avviene; fa sempre male venir a conoscenza della scomparsa di qualcuno a noi caro, sia quando si tratta di persone, sia quando si tratta di animali e nel nostro caso di cani, ma la domanda che si pongono tutti quanti è: cosa provano i cani prima di passar a miglior vita?

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Il cane può rappresentare per molti un membro della famiglia e come tale l’attaccamento è forte; purtroppo nessuno possiede l’elisir dell’immortalità e quindi saremo destinati tutti, prima o poi, a perire. L’unica incognita è quando.

Beh c’è chi vive più a lungo e chi meno, i proprietari di animali domestici sono consapevoli che molto probabilmente il primo ad andarsene sarà il nostro amico peloso e in quel momento, quando arriverà, il nostro cuore soffrirà tantissimo.

Spesso i cani che stanno per concludere il loro cammino vitale sono portati al cospetto dei veterinari, casomai per porre fine alle sofferenze che possono derivare da una malattia o ad esempio da una grave ferita.

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Una ragazza di Knoxville, nel Tennessee, ha voluto fare chiarezza su cosa potrebbe passare nella mente di un cane durante gli ultimi istanti della propria vita, per farlo, la ragazza di nome Jessi Dietrich, ha voluto interpellare un esperto del caso, ovvero un veterinario.

Al dottore è stato chiesto quale fosse la parte più difficile da sopportare nel suo lavoro, l’uomo quasi con tono ovvio risponde alla domanda affermando che il momento più difficile fosse senz’altro quello dell’eutanasia di un cane, e ne spiega anche il motivo.

Il veterinario afferma come la maggior parte delle volte che si deve eseguire l’estremo gesto, la sala operatoria è presidiata solamente dallo staff medico e dal povero cane, perché il proprietario, probabilmente per il dolore, preferisce non assistere.

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Un cane, continua il medico, è consapevole del momento che sta vivendo e quindi è quasi come se fosse un’anima rassegnata ma che, tramite gli occhi, cerca di comunicare qualcosa.

L’unico che può recepire lo stesso messaggio è il proprietario che però non c’è, quindi il veterinario conclude dicendo che, quando arriva l’ultimo doloroso momento, bisogna fare uno sforzo e rimanere accanto alla creatura che vi ha amato e sostenuto durante l’intera vita.

 

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