Cucciolo maltrattato dal proprietario, il figlio lo salva portandolo nel rifugio

Tutti i cani, senza alcuna eccezione, desidererebbero una vita agiata, tranquilla, con un tetto sulla testa e una famiglia perfetta da amare. Questo sogno diventa realtà per alcuni di loro, per altri invece rimane un semplice pensiero utopico.

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Perché? Beh, perché molti dei nostri amici a 4 zampe hanno a che fare ogni giorno con violenza, abusi, maltrattamenti di ogni genere. Vite costrette all’inferno, manipolate da persone orrende, incapaci di donare il loro amore.

Potremmo fare una miriade di esempi, ma oggi ci soffermiamo sulla storia di Simon e di come il suo giovane proprietario l’abbia salvato. Simon è ancora un cucciolo, ma ha già vissuto terribili esperienze che lo hanno segnato.

Il mondo ha scoperto la storia di Simon grazie all’organizzazione El Albergue Pergatuzoo; il rifugio ha voluto pubblicare la vicenda sui suoi social. Simon viveva in un ambiente malsano, macchiato dalle violenze di un padre irresponsabile.

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A salvargli la vita ci ha pensato il giovane ragazzo di casa, figlio dell’uomo violento, che lo ha preso e l’ha portato nel rifugio, lasciando anche una commovente lettera. Il ragazzino scrive:”Ti lascio Simon, è il mio cane, non voglio che mio padre lo picchi…”

“Piange perché ha fame e non abbiamo molto cibo, ti lascio i miei risparmi per il suo cibo”-poi continua-“Non fategli male, perché mio padre già gli ha fatto troppo male. Quando sarò più grande verrò a riprenderlo“.

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La lettera scritta dal ragazzo ha commosso la rete, riscontrando un enorme senso di solidarietà e vicinanza. In molti sono rimasti indignati, chiedendosi come un ragazzino possa crescere in un simile ambiente familiare.

Onestamente nessuno può dirlo, ma è doloroso sapere che un bambino deve separarsi dal suo migliore amico per queste orribili ragioni.

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Probabilmente, in futuro, questo dolce ragazzo e il piccolo Simon si incontreranno di nuovo, ma per ora possiamo solo ascoltare queste tristi storie per migliorare noi stessi e il nostro modo di vedere il mondo.

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