Delle persone crudeli li hanno trattati così: i cani erano legati e incapaci di muoversi – Video

La pratica del commercio di carne di cani stava per mietere delle nuove vittime...

Non si denuncia mai abbastanza il maltrattamento degli animali, in ogni parte del mondo. Ancora oggi, nonostante le infinite campagne di sensibilizzazione sul tema e l’intervento delle Forze dell’Ordine, capita di sentire delle storie strappalacrime. Questo a maggior ragione nei Paesi dove certi principi di rispetto verso gli amici quadrupedi sono meno incanalati tra la popolazione. La storia di cui vi stiamo per mettere a conoscenza viene dalla Cina, dove dei cani legati se la sono vista davvero brutta. Qualora i soccorritori avessero esitato, ora vi racconteremmo una storia differente. E, invece, il cuore dei buoni samaritani, accorsi a tutela del “batuffolo di pelo”, ha fatto la differenza.

Cagnolini vittima del commercio di carne

Spesso le sfide incontrate appaiono incontrate. Ma se getti il cuore oltre l’ostacolo, allora sei in grado di fare la differenza sulla vita di innocenti creature. In un filmato pubblicato su YouTube dal team di aiutanti (lo condividiamo qui sotto) viene raccontato l’esatto svolgersi degli eventi.

Cane legato

Su segnalazione di un passante, dei volontari fermano un carretto adibito a trasportare carne di cane. Nasce un serrato confronto con l’autista, disposto a qualunque cosa pur di guadagnare, compreso violare i diritti degli “angeli a quattro zampe”, terrorizzati e stipati in gabbie anguste. In principio, supplicano di liberare i cani legati, invano.

Si comincia a percepire la tensione nell’aria, data la resistenza alle richieste. La perseveranza permette di fare breccia persino in un cuore di pietra, che accetta di vendere un Fido. Con enorme sollievo, i salvatori lo liberano: di pelo nero, dall’espressione emerge in modo chiaro e distinto il senso di smarrimento provato.

A questo punto, un compagno di sventure viene rimesso al mondo. Scottato dalle precedenti esperienze, rimane diffidente e impaurito, rifiutando persino di mangiare. A dispetto della resistenza iniziale, gli assistenti tengono duro e man mano ne conquistano la fiducia. Con amore, cure e attenzioni quotidiane, sono convinti che Rabarbaro e Xiao Hiei (così li hanno chiamati) potranno condurre una vita felice e piena.

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