E se vi dicessimo che la scienza ha deciso di indagare sulla “musicalità” canina?

Quante volte vi siete chiesti se i vostri cani capiscano la musica e se, in qualche modo, la percepiscano nel nostro stesso modo? Sul rapporto tra cani e musica sono state fatte moltissime ricerche e quel che ne è venuto fuori è che di certo i cani capiscono la musica e, in alcuni casi la apprezzano anche. Se, però, parlassimo di musicalità? Quale sarebbe la posizione dei nostri quattrozampe? Oggi approfondiamo, proprio grazie ad uno studio fatto in materia, questo argomento.

Si tratta di uno studio condotto da un team di ricercatori provenienti da diverse università italiane i cui risultati sono stati pubblicati su Research Gate. Prima, però, di parlarvi di quanto emerso da questa ricerca, è opportuno soffermarsi un attimo di più sul concetto di musicalità. Con musicalità, si intende la qualità dell’essere musicale. Per questo motivo, si usa anche per quel che esula dalla musica strettamente intesa.

Gli studiosi, per indagare la musicalità nei cani, hanno preso un campione di 16 cani, tutti differenti tra loro ma che avevano un addestramento di base proprio in tale aspetto. Come riportato nello studio “La sequenza di allenamento consisteva in note generate digitalmente come toni sinusoidali puri. Il protocollo di allenamento comprendeva 3 livelli di allenamento sequenziali, ciascun livello composto da 4 sessioni con un minimo di 10 prove per sessione.”

Nella fase di test, per vedere la risposta dei cani, queste sequenze sono state trasposte.

Su 16 cani, 2 hanno dimostrato di avere la capacità di riconoscere l’altezza relativa, anche con le sequenze trasposte. Questo studio suggerisce che i cani hanno le capacità di base per prestare attenzione all’altezza delle note. Quest’ultimo è un aspetto centrale della musicalità

Insomma, i nostri cani non finiscono mai di stupirci quanto alle loro abilità, ma immaginavate che potessero avere anche questa capacità? Fatecelo sapere nei commenti!