Firenze, l’ex mattatoio diventa una struttura di accoglienza per animali abbandonati

A Firenze, l'ex mattatoio inaugurato nel 1870, è stato trasformato in una struttura di accoglienza per gli animali abbandonati

A Firenze, l’ex mattatoio della città è diventato una struttura di accoglienza per gli animali abbandonati. Fu Andrea Poggi a progettarlo. La sua inaugurazione avvenne nel 1870, quando la città toscana era Capitale del Regno di Italia.

All’epoca il mattatoio si estendeva in un’area che andava da Piazza Dalmazia fino al Mugnone. C’era una zona di scarico del bestiame e merci, una zona dedicata alle stalle in sosta. C’era anche un mercato e un Palazzo che era sede del Ministero dell’Agricoltura.

Questo mattatoio è stato sostituito nel 1989 da un altro a Novoli. Da quel momento quest’aerea di oltre 70 mila metri quadrati è rimasta abbandonata a se stessa. Nel corso del tempo, qui sono nate diverse funzioni: due scuole, una Centrale del Latte, gli uffici del Consiag e anche la sede del Consorzio Quadrifoglio.

Cane seduto

Nel 2009 è arrivata l’idea di sfruttare al meglio gli edifici inutilizzati. Il Responsabile del Servizio di Igiene Urbana Veterinaria dell’Azienda Sanitaria di Firenze ha così spiegato il progetto.

Per fortuna siamo riusciti ad avere in comodato d’uso 1200 metri quadrati che stiamo riorganizzando. Vi ricollocheremo le varie attività, mantenendo la presenza della Sanità pubblica veterinaria. Tutto in continuità dal 1870. È un progetto nato addirittura una quindicina di anni fa. Un progetto che siamo riusciti a rendere effettivo grazie all’apertura della recente Amministrazione Comunale. Il Comune di Firenze ha tutto l’interesse a farci rimanere in questa sede, anche perché una parte dell’ex mattatoio era già utilizzata dall’Asl.

Cane in mezzo a un campo

La struttura, inaugurata a Luglio del 2019, si articola in un’area operativa e una direzionale. Ci sono molti ambulatori veterinari, sale operatorie, sale di degenza e anche locali adibiti ai corsi di formazione. Questa struttura è il centro di un sistema molto più esteso che opera in tutto il capoluogo toscano.

Chi opera all’interno di questo centro interviene per il soccorso. L’animale salvato arriva così al centro veterinario più vicino. Una volta curato e stabilizzato, il pelosetto torna nella sede dell’ex mattatoio.

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