Una giovane donna costruisce delle cucce e le distribuisce per le strade per aiutare i cani randagi

Questa ragazza ha da sempre molto a cuore il benessere degli animali, così ha deciso di costruire delle cucce per poter aiutare i randagi

Se da una parte ci sono ancora al giorno d’oggi molti nemici degli animali, dall’altra ci sono sempre più persone volenterose disposte ad aiutarli. Non tutti abbiamo la possibilità di adottare degli animali in casa, perciò se si vuole aiutare bisogna inventarsi dei metodi alternativi. Questa ragazza ad esempio ha deciso di costruire delle cucce con dei materiali recuperati, in modo da aiutare i randagi che vagano per le strade.

cucce fai da te

Il nome della giovane è Lara Jacob, studentessa di 23 anni di fashion design. Questa volenterosa ragazza ha messo in piedi un’iniziativa per aiutare i cani randagi nella città di Tupã, a San Paolo. L’idea consiste nel costruire delle cucce per animali a partire da dei secchi e distribuirle per le strade della città accompagnate da ciotole contenenti acqua e cibo. L’iniziativa è utile durante tutte le stagioni e non soltanto nel pieno dell’inverno come molti potrebbero pensare; le cucce danno agli animali un buon livello di comfort aumentandone il benessere.

Ho sempre avuto molto rispetto per gli animali e ho sempre cercato di trattarli bene e vederli con occhi nuovi. Ecco perché in questo progetto ho pensato che tutto fosse molto sostenibile e che fosse un’iniziativa di collaborazione con la popolazione a favore di questa causa“; ha detto la studentessa durante un’intervista. L’idea infatti sarebbe quella che il resto della popolazione cittadina contribuisca alla causa; per farlo basterebbe riempire le ciotole ogni qual volta le si veda vuote, così da rendere il progetto veramente utile.

cucce per randagi

Anche il cane di Lara, Marley, si è lasciato condizionare dalla causa e ora è un donatore di sangue, utilissimo per salvare altri pelosi in difficoltà. L’iniziativa della ragazza è molto utile perché in città non era presente nessuna associazione e i randagi potevano contare solo sulle azioni dei singoli cittadini volenterosi.

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