Grey Muzzle Canine Hospice: il rifugio per cani anziani

Oggi vogliamo parlarvi del Grey Muzzle Canine Hospice, un vero e proprio ospizio per cani che non hanno più molto da vivere.

Parliamo di cani anziani dunque e anche di cani abbandonati. In un periodo come questo, sappiamo benissimo quanto il fenomeno dell’abbandono sia attuale.

Cane anziano che dorme

E, se insieme all’abbandono uniamo la parola anziano, allora la questione diventa molto più che seria. Perché si sa, i nostri amici a quattro zampe che subiscono di più questo trattamento sono sicuramente i cani anziani.

Quadrupedi che nessuno vuole più, perché troppo impegnativi. Cani che nessuno vuole adottare, perché non sono bellini come i cuccioli.

E allora, fortunatamente, c’è anche chi pensa a loro. Nicole Coyle è una donna ormai in pensione che ha fatto per tutta la vita l’infermiera. Una professione che ha dovuto alternare al suo amore per i cani.

Cane anziano che osserva

Una volta andata in pensione, Nicole ha deciso di dedicare il resto della sua vita proprio ai cani. E chi ha più bisogno dell’aiuto di qualcuno se non i cani abbandonati anziani?

Nicole ha infatti aperto il Grey Muzzle Canine Hospice, ovvero un vero e proprio ospizio che ospita i quadrupedi che non hanno più molto da vivere.

Si tratta di una struttura gestita completamente da volontari che ogni giorno si occupano di cani che stanno per morire.

Cane in spiaggia con una ragazza

Il Grey Muzzle Canine Hospice, infatti, accoglie cani anziani in fin di vita. Cani a cui qualcuno ha deciso di regalare gli ultimi giorni di felicità.

Tutti gli ospiti sono circondati da amore e da attenzioni. Fanno gite al mare e in montagna e mangiano le loro cose preferite.

Cani anziani in un passeggino

Come la stessa Nicole ha dichiarato, il Grey Muzzle Canine Hospice non è affatto facile. Ogni giorno entrano cani che sono destinati a morire ma, nonostante questo, è impossibile non affezionarsi a loro.

I volontari, proprio per questo, devono prendersi qualche pausa. Il cane che è vissuto di più nella struttura è rimasto lì per un anno. Quello che è vissuto di meno, invece, appena due settimane.

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