Husky abbandonato perché per la famiglia era “troppo”

Questa è la storia di June, un povero cane di razza Husky che è stato abbandonato perché la sua famiglia lo riteneva “troppo” per i suoi standard. Come si fa a lasciare indietro una povera creatura che non aveva nessuna colpa? Per fortuna qualcuno lo ha individuato e lo ha salvato. Ecco cosa è successo al povero June.

All’inizio dello scorso anno, la vita di June è cambiata in un attimo. Dopo aver trascorso anni con la sua famiglia, questa splendida husky si è ritrovata improvvisamente sola dentro un rifugio affollato. Spaventata e incapace di capire cosa fosse accaduto, si è rannicchiata nella sua cuccia, tremando per la paura. Non poteva sapere che la sua famiglia aveva deciso di non occuparsi più di lei, lasciandola in balia dell’incertezza. I volontari del rifugio hanno notato subito il suo stato di angoscia. “Si guardava intorno cercando di farsi sempre più piccola”, ha raccontato Isabella Sance, fondatrice di Stacy Hope Rescue. Per offrirle una tregua, un volontario ha deciso di prenderla in affidamento. È stato il primo passo verso la rinascita.

Dal momento in cui è entrata nella nuova casa, June si è trasformata. Ha potuto correre, ricevere carezze e riscoprire il piacere di sentirsi al sicuro. L’incontro con il cane della famiglia affidataria ha fatto il resto: grazie alla sua compagnia, June ha imparato a fidarsi di nuovo. “È stato emozionante vederla abbassare finalmente la guardia”, ha spiegato Sance. La sua storia mette in luce una realtà purtroppo frequente: si adottano gli husky senza considerare le loro necessità. Sono cani energici, hanno bisogno di tempo, dedizione e attività quotidiana. Quando questi bisogni non vengono rispettati, finiscono nei rifugi.

Per fortuna, il destino di June ha preso una piega diversa. Dopo il periodo in affido, una famiglia che aveva già due husky l’ha adottata. Ora vive circondata da persone che la comprendono e da compagni di giochi con cui corre, si diverte e si coccola. Oggi June non è più la cagnolina impaurita rannicchiata in un angolo. È parte di una famiglia che l’ama e che non la abbandonerà mai più.