I cani clochard di Milano hanno cure speciali: è il Progetto Virginia (VIDEO)

Sono tantissimi i cani clochard in tutto il mondo e OIPA ha deciso di rinnovare il progetto Virginia nella città di Milano

Molti non lo ricorderanno, ma già circa tre anni fa si è iniziato a parlare del “Progetto Virginia”, iniziativa che aiuta i cani clochard di Milano a ricevere assistenze veterinarie gratuite. Adesso a distanza di circa tre anni dal suo inizio, il progetto trova nuova linfa vitale.

I protagonisti di questa storia sono chiamati “cani clochard” perché sono i cani che fanno compagnia ai senza tetto. La città di Milano, insieme all’OIPA, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, ha rinnovato per un altro anno la possibilità di aiutare questi dolcissimi quattro zampe.

Gruppi di intraprendenti volontari, veterinari e comportamentisti camminano per il centro del capoluogo lombardo, dove sono presenti la maggior parte dei clochard della città. Danno il loro aiuto, cibo, coperte e assistenza veterinaria e comportamentale, a titolo gratuito.

Questi cani non si allontanano mai dai loro proprietari, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e anche loro, spesso, hanno bisogno di assistenza.

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Questo è il terzo anno in cui il “Progetto Virginia”, già qui discusso, si rinnova ed è meraviglioso vedere come sempre più persone e medici specialisti vogliano farne parte. Tutti gli esseri viventi sono molto preziosi ed è importante riuscire a fare in modo che ognuno di loro si senta sempre molto importante.

Anche i clochard stessi sono felici che il rispettivo fedele amico a quattro zampe possa essere visitato e possa essere curato a titolo gratuito. Anche loro, e non solo i cani, si sentono più tranquilli e sono più fiduciosi nei confronti del mondo.

Chiunque voglia aggregarsi a questo splendido progetto può contattare la sede OIPA della città di Milano e ci si augura che anche tantissime altre città possano aderire allo stesso progetto. Sono tantissimi i cani clochard e sarebbe meraviglioso fare in modo che questi possano sentirsi un po’ più al sicuro; anche se vivono per strada.

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