I cani leggono nella mente dei proprietari?
I cani sono davvero in grado di leggere i nostri pensieri o è solo una credenza?
Ci sono delle sensazioni che tutti coloro che vivono con i pets provano. Loro sembrano capirci, come se potessero vedere in ogni momento quello che passa per la nostra testa. Ma davvero i cani leggono nella mente dei proprietari? Si tratta solo di una credenza popolare e di una leggenda metropolitana oppure c’è qualche fondamento scientifico?

Molti proprietari di cani hanno la sensazione che il proprio animale capisca i pensieri o anticipi le azioni. In realtà i cani non leggono la mente dei proprietari come in un film di fantascienza, ma possiedono straordinarie capacità di interpretare emozioni e segnali sociali umani, sviluppate in migliaia di anni di evoluzione condivisa. Gli studi di neuroscienze mostrano che i cani non rispondono soltanto alle parole, ma colgono sfumature della voce, espressioni facciali e persino segnali chimici emessi dal corpo. Ricerche di neuroimaging hanno individuato nel cervello canino aree sensibili ai suoni vocali, simili a quelle degli esseri umani. Risate, pianto o rabbia producono in loro reazioni precise e immediate. Allo stesso modo, immagini di volti familiari attivano regioni legate a ricompensa ed emozioni.
Un aspetto affascinante riguarda il cosiddetto “contagio emotivo”. In alcuni esperimenti, il battito cardiaco dei cani si è sincronizzato con quello del proprietario durante momenti di stress, suggerendo una forma di empatia istintiva. Anche i piccoli gesti quotidiani lo dimostrano: il cane che sbadiglia quando lo fa chi gli vive accanto, o che manifesta agitazione se percepisce ansia nell’ambiente. Fondamentale è anche il ruolo dell’ossitocina, l’“ormone dell’amore”. Dopo uno scambio prolungato di sguardi, sia i cani sia i loro compagni umani registrano un aumento di questa sostanza, rafforzando ulteriormente il legame reciproco.

Infine, diversi studi hanno evidenziato che i cani distinguono espressioni di gioia e rabbia persino da fotografie e reagiscono agli odori legati a stati emotivi umani, come il sudore prodotto dalla paura. Non si tratta, quindi, di telepatia, ma di empatia. I cani non comprendono concetti astratti, ma attraverso osservazione, olfatto, udito e una connessione affettiva profonda, riescono a leggere noi molto meglio di quanto immaginiamo.