II suo padrone muore e questo cane non smette più di andare a trovarlo, piangendo, al cimitero

Il cane non si è rassegnato alla perdita del suo miglior amico umano. Da quando è venuto a mancare, il dolce cucciolo ogni giorno si reca a trovarlo al cimitero e piange

L’amore tra esseri umani e animali domestici non ha confini e supera anche la morte. Lo dimostra il cane che piange al cimitero sulla tomba del suo proprietario ogni giorno, da quando l’uomo è venuto a mancare. Non si rassegna a questa grave perdita. Sdraiarsi sul luogo dove il suo corpo riposerà per sempre è un modo per sentirsi più vicini, in attesa di ricongiungersi in Paradiso.

Cane sulla tomba
Fonte foto da Facebook di Billow Ye

I cani sono davvero i migliori amici delle persone, come ci dimostra questa bellissima storia. Anni fa un uomo turco è tornato a casa con un cucciolo che aveva una solo settimana di vita. La famiglia era al settimo cielo per questo arrivo. Decisero di chiamarlo Zozo. Il cane amava tutti quanti ed era il membro della famiglia più affettuoso. Era molto legato all’uomo che gli aveva dato una casa, ma improvvisamente tutto è cambiato nella sua vita.

Purtroppo, a febbraio 2014 il suo papà umano è venuto improvvisamente a mancare. La sua famiglia era devastata dal dolore, per un lutto difficile da superare. E anche Zozo soffriva profondamente. Da quando il suo proprietario non c’era più, sembrava aver perso interesse di vivere. Era sempre depresso, mogio, triste. Non era più il cane che era un tempo. Da allora, ogni giorno Zozo va a visitare al cimitero la tomba dove riposa la persona che per lui è stata la più importante al mondo. E lo sarà per sempre.

Cane in visita al cimitero
Fonte foto da Facebook di Billow Ye

Zozo arriva presto al mattino, insieme al figlio del suo papà umano, Billow Ye. Hanno preso l’abitudine di fargli visita ogni giorno. E ogni giorno il cane piange al cimitero, sdraiandosi sulla tomba dove riposa il suo miglior amico, con uno sguardo triste e affranto. Sembra proprio disperato, perché il suo cuore si è spezzato dal giorno in cui è rimasto senza la sua persona di riferimento. Per lui è un rituale, per sentirsi meno solo.

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