Il cane che ha perso la sua famiglia è tornato nella stessa casa dopo 9 mesi, sperando che qualcuno potesse accoglierlo

Torna a casa ma lì non trova la sua famiglia, le immagini di questo cane sciolgono i cuori

Tutto ciò che questo cane voleva era tornare dalla sua meravigliosa famiglia adottiva ma, amici miei, la sua storia è destinata ad essere tremendamente triste. Quindi, se siete facili da commuovere mettetevi comodi e prendete i fazzolettini, perché oggi non la scampate. Infatti, il destino di questo cane che ha perso per sempre la sua amatissima famiglia vi scioglierà il cuore come ha fatto con milioni di persone. Dico questo perché tutti, e dico tutti, non hanno fatto altro che condividere la sua vicenda e il mondo, ormai, piange insieme a lui. Insomma, so che siete già abbastanza curiosi, quindi andiamo insieme a leggere cosa è successo a questo cane davvero dolce.

un cane di nome Max

Questo cagnolone che vedete in questa fotografia che vi posto tra le righe si chiama Max. Lui aveva tutto dalla vita: una casa, una famiglia che lo amava tantissimo e cibo a volontà. Ma questo sogno, purtroppo, sembrava destinato a finire presto. Il tutto accadde improvvisamente come un fulmine a ciel sereno. Il dolce Max si allontanò dalla sua casa per ricorrere un gatto probabilmente (almeno così pensano i vicini conoscendolo).

Cane cerca di aprire una porta

Ma, proprio a causa di quel momento di distrazione fatale, Max non ritrovò la strada di casa. A prenderlo in custodia fu un rifugio locale che pensava fosse un cane smarritto, appunto, oppure randagio. Anche se le sue condizioni non lasciavano trapelare quest’ultima ipotesi. Così, i volontari tappezzarono la città e i social di foto del pelosetto dicendo a tutti che cercavano disperatamente la sua famiglia: nessuno si fece avanti.

Max che suona il campanello

Un giorno, pensate, Max preso dal panico superò la recinzione del rifugio in cui si trovava e iniziò a correre come un forsennato. I volontari lo cercarono in ogni dove e quando lo trovarono capirono tutto. Infatti, era appollaiato davanto una casa, la sua ex casa, quella nelle quale aveva passato tutta la sua vita prima di quei 9 mesi in rifugio. Ebbene, era intento a farsi sentire avvicinandosi alla porta e al campanello. Come se non fosse la prima volta che chiedeva di entrare.

Ma la sua famiglia lì non c’era più, si erano trasferiti da qualche mese in un’altra città e non avevano più cercato il piccolo Max.

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