Il cane che si finge vagabondo per truffare gli studenti universitari

Oggi racconteremo la storia di un cane speciale, un cane che unisce un incredibile talento recitativo ad una astuzia a dir poco raffinata. Oggi vi parleremo di un genio della truffa, un Lupin canino proveniente dal sud America, precisamente dall’Argentina.

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Il modus operandi di questo cane è un qualcosa di mai visto prima. Il furbetto si finge un vagabondo, un cane senza fissa dimora, solamente per racimolare del cibo. Le persone naturalmente rimangono colpite dalla sua dolce innocenza e cadono nella trappola.

Le sue vittime predilette sono gli studenti universitari della facoltà di giurisprudenza nella città di Rosario. Il suo territorio di caccia è prevalentemente un parco dove tutti gli studenti si riuniscono per stare insieme.

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Addirittura qualcuno, completamente ammagliato dalla bontà del cane, ha avuto il pensiero di portare qualche giocattolo. Il piano diabolico del furbetto ha funzionato per moltissimo tempo, questo fino a quando qualcuno non ha smascherato la messa in scena.

Qualche persona con l’occhio attento ha scattato delle foto del cane al guinzaglio con il suo proprietario. La stessa persona ha in seguito pubblicato le foto denunciando l’elaborata truffa.

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Il proprietario di Blanqui si è detto consapevole delle sue azioni ed ha anche condannato il fatto. Inoltre, sempre il proprietario, ha dimostrato anche con documenti il completo benestare del cane, al quale non manca davvero nulla.

La cosa che diverte della vicenda è che Blanqui ha ingannato centinai di persone per mesi, senza che nessuno si accorgesse mai di nulla. Nell’albo degli ingannati dal cane annoveriamo anche gli stessi professori universitari, delle vere e proprie prede illustri.

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Blanqui è ingrassato talmente tanto da essere soprannominato “the cow dog“, ovvero “il cane mucca“, questo a dimostrazione di quanto abbia funzionato il giochetto.

Tutta la vicenda è molto simpatica e divertente ma come sempre cerchiamo di trarre anche degli insegnamenti. Questa storia ci conferma ancora una vota quanto possano essere intelligenti i nostri amici a 4 zampe.

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