Il cane di Teodoro Ullasci in giro per la città, cerca ancora il suo padrone morto

Il proprietario era rimasto vittima di un'aggressione nella città abruzzese e la sua cagnolina ha iniziato a vagare senza meta per tutto il centro cittadino

Per fortuna è una storia a lieto fine quella del cane di Teodoro Ullasci, l’uomo che è stato aggredito in pieno centro a L’Aquila. Rimasto orfano del suo papà umano, che purtroppo non ce l’ha fatta, l’animale ha iniziato a vagare senza meta. In tanti hanno cercato di fermarlo in questi giorni e alla fine qualcuno ce l’ha fatta. Il cane di Teodoro Ullasci è stato ritrovato, sta bene e ora è in buone mani.

cane di Teodoro Ullasci

Teodoro Ullasci ha perso la vita in via Fortebraccio nella città de L’Aquila, in Abruzzo. Lo hanno aggredito e, purtroppo, non ce l’ha fatta. Con lui c’era anche la sua cagnolina, che da quel momento ha iniziato a vagare per le vie del centro storico. La famiglia dell’uomo non ha solo chiesto aiuto per trovare testimoni che possano spiegare come è morto Teodoro, ma anche per ritrovare il cane. “Si chiama Akki ed era la sua compagna di vita, vorremmo riuscire a trovarla”. In tanti hanno iniziato a cercare Akki: forze dell’ordine, associazioni in difesa degli animali e comuni cittadini.

Se per il caso della morte di Teodoro Ullasci, gli agenti di Polizia hanno fermato due giovani stranieri, che sarebbero ritenuti i responsabili della morte dell’uomo di 59 anni di origine sarda, per ore si è temuto per il cane della vittima. La cagnolina, infatti, era con Teodoro quando è stato raggiunto da un violento calcio al fianco sinistro e un pugno sul volto, che lo hanno fatto cadere. Ferite troppo gravi che ne hanno causato il decesso. Il cane è stato trovato impaurito mentre si aggirava per la città. Ancora non aveva capito quello che gli era successo, ma la famiglia del 59enne ha potuto riaccogliere l’animale a casa.

Donna tiene in braccio il cane

Alcuni passanti lo hanno avvistato e hanno fatto continue segnalazioni alle forze dell’ordine, nella speranza che il cane di piccola taglia, che indossava un cappotto rosso e con il guinzaglio ancora al collo, potesse tornare a casa.

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