Il cucciolo di cane era stato lasciato in mezzo alla campagna: urlava il suo dolore ma nessuno lo ascoltava – Video

Disperato e intimorito, nessun membro della famiglia era lì con lui

Lasciato in mezzo alla campagna, il cucciolo di cane non aveva nessun posto dove ritirarsi, eccetto un tubo. Spaventato all’idea di rapportarsi con le persone, cercava la solitudine. Piuttosto di esporsi alla crudeltà umana, credeva fosse preferibile chiudersi a riccio e attendere forse il suo giorno. Ma qualcuno in lui ha creduto fin dal principio: i soccorritori accorsi in aiuto. Toccati dalla triste vicenda, hanno pensato di tendergli la mano, malgrado la situazione complicata, richiedendo supporto sia fisico sia morale. Uscito con il cuore infranto da precedenti esperienze, terminate nel modo peggiore, il Fido viveva in completa solitudine.

Cucciolo di cane solo viene soccorso

Senza gettare mai la spugna, nemmeno per un istante, i volontari gli hanno teso la mano. Sentivano che sotto la scorza fragile e impaurita celasse l’animo di un guerriero. L’imperativo era trasmettergli il giusto carico di emozioni positive, di conferirgli una rinnovata consapevolezza in sé e nei propri mezzi. Portarlo via dalla campagna ha richiesto un po’ di pazienza. Negli occhi era facile scorgere il senso di spaesamento e di terrore. Eppure, era scritto nelle stelle che incontrasse i suoi angeli custodi. Prestavano, infatti, servizio in un rifugio poco distante. Addirittura, era possibile udire gli ospiti della struttura abbaiare e ululare in lontananza.

Cagnolino solo

Quello era il posto adatto a recuperare. Una volta preso con sé, hanno condotto il cucciolo di cane dritto dal veterinario, affinché gli eseguisse degli accurati controlli. Grazie al cielo, se la cavava bene, almeno nel complesso. Qualche piccolo problemino, in particolare il peso forma, sotto la media. Nulla, però, di irrecuperabile, anzi.

Ottenute le rassicurazioni sperate, hanno raggiunto la tappa finale, la sistemazione dei trovatelli, in cui Sima (questo il nome che gli hanno assegnato) è riuscito ad ambientarsi in breve tempo. Con i “coinquilini” ha legato facilmente e i due mesi seguenti sono stati costellati da momenti spensierati, tra coccole e giochi. Infine, l’adozione ha consentito di scrivere la parola fine su una storia partita male, ma proseguita al meglio.

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