Il cucciolo piangeva disperato davanti alla sua mamma: i due cani non sapevano proprio cosa fare

Il dolore non smetteva di tormentarlo

Non c’è peggiore spettacolo per un genitore che assistere al proprio figlio sofferente. Lo stesso vale pure nel regno animale, dove il cucciolo piangeva disperato davanti alla sua mamma. Che tentava in ogni modo di fargli avere tutto il necessario, ma purtroppo le toccava sbrigarsela da sola. Comunque ci fossero finiti in quello stato, ormai erano soli, privi di appigli. Il cielo sembrava esprimere a pieno la profonda tristezza, giacché pioveva a dirotto.

Cucciolo con mamma

Nel vedere una persona dall’aspetto rassicurante passare di lì, il piccolo ha strisciato verso la madre. Che ha guardato la sconosciuta in maniera implorante. Anche se le mancava il dono della parola, gli occhi dicevano già tutto il necessario. Si trattava di una supplica, affinché salvasse l’essere a lei più caro in assoluto. La buona samaritana ha accolto la richiesta di aiuto ed è rimasta lì, accanto a loro. Mentre il cucciolo piangeva disperato, la mamma cercava di dargli un po’ di conforto leccandogli le zampine.

Mamma cane con il suo cucciolo

Dopo un po’ d’attesa, la donna è stata raggiunta da altri membri dell’associazione presso cui svolgeva attività di volontariato. Il cagnolino era spaventato e tremava. Cosa lo aveva ridotto in un simile stato? Non è riuscito a chiudere occhio nel corso della notte, lunga per tutti. Allora si sono recati dal veterinario, affinché lo sottoponesse a uno scan completo. Avere un quadro clinico dettagliato avrebbe consentito di definire un piano di guarigione.

Purtroppo, però, mentre la mamma era in salute, il cucciolo che piangeva disperato aveva due gravi fratture alla colonna vertebrale. Ed è stato perciò tenuto in clinica, a differenza del genitore, vaccinato e sverminato, prima di essere condotto al rifugio. Il piccolino aveva perso la sensibilità alle zampine ed era troppo giovane per un intervento. Purtroppo, il trattamento dei medici si è rivelato insufficiente. Eppure, nonostante la disabilità, al terzo mese Thor (questo il nome affibbiatogli) ha ricevuto l’adozione di una brava famiglia. Circondato dall’amore, potrà muoversi con la sedia a rotelle che gli hanno regalato.

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