In questo ospedale pediatrico italiano i bambini potranno ricevere la visita da parte dei loro amatissimi cani

In pediatria i piccoli pazienti potranno ricevere la visita del proprio cane: "Perché il legame nato non venga mai interrotto"

Il legame tra gli esseri umani e i piccoli amici a quattro zampe, cani o gatti che siano, è veramente incredibile e risale alla notte dei tempi. Quando poi l’essere umano in questione è un bambino, il legame diventa veramente speciale. A supporto di questa tesi il reparto di pediatria dell’ospedale San Bortolo di Vicenza ha dato vita ad una particolarissima iniziativa di carattere sperimentale denominata “Pet Visiting”. I piccoli pazienti ricoverati nel reparto hanno la possibilità di ricevere la visita del proprio cane, considerato a tutti gli effetti un membro della famiglia, in maniera organizzata.

cane in ospedale

Questa “visita speciale” può essere richiesta dai genitori dei bambini, che stabiliscono con la Direzione Sanitaria il giorno e l’ora e garantiscono soprattutto il rispetto delle regole igienico-sanitarie. In base alle condizioni cliniche del paziente la visita del cane può essere organizzata nel cortile esterno dell’ospedale oppure in un’area dedicata all’interno del reparto o ancora nella stanza di degenza nel caso in cui il paziente non possa allontanarsi dal letto. L’incontro è guidato da un esperto in “Interventi Assistiti con gli Animali” che assiste il familiare, il paziente e l’animale durante la visita. Per accedere all’ospedale, infatti, oltre che essere in regola con le vaccinazioni i cani devono essere puliti e muniti di certificato del veterinario che ne attesti lo stato di buona salute.

cane con manto a macchie

Il Direttore Sanitario del reparto pediatrico – dott. Massimo Bellettato – ha ritenuto che i benefici sia sul piano fisico che sul piano psicologico ricevuti dai bambini sarebbero enormi. Si punta di fatto a mettere al centro la relazione tra uomo e animale, puntando sul legame che normalmente si stabilisce in casa. Sulla scia dell’ospedale di Vicenza ci si augura che molte altre strutture sanitarie si attivino in questo senso adoperandosi a rendere meno spiacevole la permanenza dei bambini negli ospedali.

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