Ladispoli, esce con cane e viene circondato dalla polizia per il coronavirus

Siamo consapevoli delle difficoltà che tutti stiamo vivendo in questo periodo, è dura, ma con pazienza e attenzione possiamo farcela. Anche i nostri amici cani ne risentono per la questione coronavirus, in modo indiretto.

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Oramai è possibile spostarsi solamente per motivi di salute o lavorativi, tutto ciò per prevenire al massimo ogni probabilità di contagio. Ma se c’è una cosa che possiamo fare ancora, è portare fuori il cane.

I nostri amici a 4 zampe hanno delle necessità che dobbiamo rispettare, perciò possiamo ancora uscire con loro per una manciata di minuti. A Ladispoli però è accaduto un fatto alquanto controverso.

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Un uomo è uscito con il suo cane per fare la solita passeggiata ma, secondo la sua versione dei fatti (ma anche secondo quella di alcuni testimoni) “13 poliziotti lo avrebbero accerchiato“.

L’uomo, sentitosi minacciato dalla presenza della polizia, si rivolge ad alcuni residenti del quartiere, chiedendo di registrare il tutto. Solo una parte della registrazione è finita in rete e proprio in questa possiamo sentire le varie lamentele dell’uomo.

La Guardia di Finanza e la Polizia lo avrebbero fermato, secondo il proprietario, lo avrebbero “minacciato” anche con un manganello. Attenzione però, non a caso consideriamo il fatto controverso, perché altri testimoni affermano il contrario.

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Alcuni sostengono che l’uomo, non appena appurata la presenza della finanza, sia scappato insieme al suo cane. Non sappiamo, nella maniera più esatta, come siano andate realmente le cose, ma questa vicenda ha creato un acceso dibattito in rete.

In seguito all’accaduto, lo stesso proprietario del cane ha provato a spiegare quanto accaduto, affermando:”Non ero a conoscenza del divieto di andare in spiaggia, un giorno dicono una cosa, un giorno un’altra, tutto ciò crea confusione“.

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“Mi hanno chiesto di legare il cane, ma non è una bicicletta; mi hanno scortato fin casa, mi hanno identificato e mi hanno multato senza nessun problema, tutto qui“.

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