Non riusciva più a reggersi in piedi: questo povero cane è stato ritrovato in condizioni pietose

Lui è George e la vita voleva riservargli una seconda possibilità

Questo cagnolino è la sua trasformazione vi stupiranno e, soprattutto, vi commuoveranno. Il dolcissimo protagonista di queste brevi righe non riusciva più a reggersi in piedi, quando lo trovarono era esanime a terra, senza neanche la forza di guardare in volto i suoi soccorritori. Il povero cane è stato ritrovato in condizione davvero tragiche e la sua vita era appesa ad un filo. Ma ora, amici miei, guardandolo capiamo quanto sia importante cerca di salvare ogni vita. Dobbiamo lottare sempre per i nostri dolcissimi amici a quattro zampe!

George quando lo portarono per la prima volta in clinica dopo il salvataggio

Questo meraviglioso cane che è stato ritrovato in condizioni gravissime, ora si chiama George ed è un figurino. Ma quando lo videro per la prima volta i volontari dell’Animal Welfare Center, un’associazione che aiuta gli animali bisognosi negli Stati Uniti, non riusciva neanche a camminare o alzare la sua tenera testolina.

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Era magrissimo, cachettico, pesava 13 chili ben inferiore al peso che avrebbe dovuto avere; per un cane della sua taglia parliamo di almeno 25 Kg. George aveva un’infestazione massima di vermi e la sua pelle gridava pietà a causa delle pulci che correvano lungo tutto il corpo. Aveva molta strada da fare sia con i volontari che con le terapie veterinarie.

Una volontaria con George

La sua unica fortuna fu che non perse l’appetito per neanche un secondo. Appena gli proposero le medicine insieme alle crocchette o all’umido le mandava giù con facilità e senza pensarci. Questa sua forza di volontà lo ha aiutato a sopravvivere, altrimenti non ce l’avrebbe mai fatta.

George al guinzaglio all'aperto

Il piccolo George, dopo qualche giorno di terapia, cominciò a stare sulle zampe per qualche secondo e poi, dopo settimane, a muovere i primi passi. Quando, finalmente, poté uscire al guinzaglio fu una gioia per tutti perché si capì solo allora che era fuori pericolo: avevano salvato la sua vita.

Quante storie come questa dovremmo sentire prima che il fenomeno degli abbandoni termini?

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