Pastori Maremmani difendono le pecore dalle aquile di mare in Scozia

Luigi e Peaches sono i nomi dei due cani da Pastore Abruzzese Maremmano che lavorano in Scozia duramente. Il loro compito è quello di proteggere le greggi dalle aquile di mare

Questa è la bella storia di Luigi e Peaches, due cani di razza Pastori Maremmani che ogni giorno difendono le pecore dalle aquile di mare in Scozia. Il loro compito è fondamentale per preservare questi animali da allevamento da un pericolo decisamente concreto e reale. Per i pastori che lavorano nelle campagne verdi della Scozia, sono un aiuto necessario e prezioso.

Pastore Maremmano Abruzzese

Luigi e Peaches sono due giovanissimi Pastori Maremmani che stanno eseguendo un addestramento utile a proteggere dagli attacchi dall’alto i greggi di pecore che pascolano nelle Higlands scozzesi. Qui i pastori non temono lupi e non temono orsi, ma le aquile di mare o aquile di mare codabianca.

Questi maestosi uccelli rapaci hanno una predilezione per le pecore lasciate incustodite. La specie era quasi del tutto scomparsa, ma ora la possiamo vedere volare sulle isole britanniche. I cacciatori hanno rischiato di farle estinguere nel Regno Unito, ma gli scienziati le hanno salvate.

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Il numero di rapaci è in continuo aumento. Se da un lato questa è una bella notizia, perché la specie è stata salvata, dall’altro è una pessima notizia per tutti gli allevatori di pecore. Le aquile di mare, infatti, adorano nutrirsi proprio di agnelli che vagano nelle campagne scozzesi.

Jonny e Daisy Ames della Rothiemurchus Falconry hanno così lanciato un programma sperimentale per addestrare cani guardiani dei greggi di pecore, che possano salvare gli animali da allevamento dall’incursione delle aquile. Così da convivere tutti insieme in modo pacifico.

Due cani di razza

I Pastori Maremmani difendono le pecore proprio da questi attacchi. E Luigi e Peaches sono due cuccioli che fanno parte di questo importante progetto, che da un lato vuole difendere dalla caccia questi uccelli selvatici e dall’altro proteggere le attività umane che si basano sull’allevamento. “Non possono avvicinarsi l’un l’altro, ma vogliamo provare a mostrare ai cani che l’aquila è un predatore e se ce n’è una vicino agli agnelli allora devi volerla spaventare”.

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