Per tutta la sua vita la cagnolina ha sopportato dolori indicibili: alla fine le cose sono andate così – Video
Non ne poteva più della sua condizione
Imprigionata in una “torre di ferro”, un condominio fatiscente in un quartiere degradato, Bella aveva trascorso la sua vita sul balcone al terzo piano. Era diventata un tutt’uno con un piccolo rettangolo di cemento, l’unico collegamento con il mondo. A volta la cagnolina, che sopportava dolori indicibili, riceveva una crosta di pane o un pezzo di carne. Tuttavia, la maggior parte delle volte, veniva rifocillata di avanzi lasciati dagli abitanti dell’edificio.
Trattata come spazzatura, si sentiva come tale. Aveva perso fiducia in sé stessa, a furia di subire continui maltrattamenti e umiliazioni. Incrocio di varie razze, dal suo corpo sporgevano le costole, talmente era denutrita e, un tempo lucente, il pelo era arruffato e opaco.
Non aveva mai conosciuto la bellezza dell’erba sotto le zampe, il brivido di una corsa, l’amore di un tocco gentile. Aveva imparato a sopravvivere, a tenere duro, a sognare la libertà negli attimi fugaci in cui intravedeva la strada sottostante. Meritava molto di più, e a un certo punto è arrivato il tracollo. La fame, “compagno inseparabile”, ha toccato dei picchi mai raggiunti prima.
Nella speranza di trovare ascolto, ha emesso un flebile lamento di dolore. Nessuno la sentiva, perciò, nonostante la catena di metallo portata al collo, si è gettata contro la ringhiera. Persi i sensi, al risveglio, sotto il sole, le zampe penzolavano e la catena aveva finito per entrare nella carne. A cinque ore di distanza dallo straziante episodio, le donne di un’associazione di volontariato hanno prestato soccorso alla cagnolina, reduce da dolori indicibili.
Ricevuta una telefonata anonima, le operatrici hanno pensato a tirare fuori da lì la povera creatura. Tra il fetore della spazzatura che permeava la stanza, Bella continua a respirare. Trasferita dal veterinario, le sue ferite erano gravi. Il medico, un uomo gentile, ha fatto tutto il possibile per scongiurare il drammatico epilogo.
Nel lungo ricovero, durato mesi interi, Bella ha ricevuto ottime cure e man mano ci sono stati dei progressi. Un giorno, una donna del Massachusetts, Lorene Connelly membro della task force statunitense per il salvataggio e la riabilitazione degli animali, è andata a farle visita. Toccata dalla storia di resilienza, ha pensato di portarla dall’Egitto alla terra madre. Presa in braccio fino all’aeroporto, hanno atteso il volo, proiettati alle prossime avventure.