Sarzana: cane chiuso in auto, il padrone aggredisce gli agenti

Ancora un altro episodio di cane chiuso in auto sotto il sole, questa volta direttamente dalla cronaca di Sarzana, una città in provincia di La Spezia.

In un periodo in cui non facciamo altro che dare queste notizie, sembra ancora che la lezioni non si impari mai. Se, tempo fa, potevamo dare la colpa all’ignoranza, ormai non è più così.

cane in macchina

Ogni giorno, infatti, noi e chi fa il nostro stesso lavoro, pubblichiamo notizie come questa. Come l’ultima, a Faenza, dove un cane è stato lasciato in auto sotto il sole.

Questa volta la denuncia arriva da Sarzana e, come se non bastasse, il proprietario del cane ha preteso anche di avere ragione.

Cane seduto sul sedile di una macchina

 

Siamo in piazza Vittorio Veneto, una delle piazze principali di Sarzana. Sono le 11 del mattino e, un po’ come in tutta italia, le temperature sono tutt’altro che miti.

Un passante nota un cane chiuso in auto, proprio sotto lo schianto del sole. Secondo le sue dichiarazioni, l’animale è in evidente stato di difficoltà. In fin dei conti, l’abbiamo detto e ridetto. Con temperature del genere, un’auto lasciata al sole si trasforma in un forno in pochissimo tempo.

Cane lasciato in macchina

Infatti, il cane si stava lamentando. La donna ha provato ad aspettare che il proprietario tornasse, magari era davvero uno sosta veloce. Dopo ben 45 minuti, però, del padrone del cane non c’era l’ombra.

E così, la donna ha deciso di chiamare i Carabinieri. Nonostante il finestrino fosse leggermente aperto, infatti, sembrava che il cane non riuscisse più a respirare. Non può bastare un lembo di finestrino aperto se l’auto è parcheggiata sotto lo schianto del sole.

Gli agenti sono arrivati nel giro di pochi minuti. Anche secondo la loro opinione la situazione era davvero al limite. Così, hanno deciso di forzare la macchina per permettere al cane di uscire.

Cane in macchina

Una volta liberato, il cane chiuso in auto a Sarzana, ha bevuto moltissima acqua e nel giro di alcuni minuti ha iniziato a riprendersi.

Nel frattempo è arrivato il proprietario della macchina e del quadrupede. Dopo aver visto ciò che era successo, ha iniziato a dare di matto. Ha inveito contro i Carabinieri, rifiutandosi anche di fornire i propri dati personali.

Adesso, non solo rischia una denuncia per maltrattamento di animali, ma anche una per resistenza a pubblico ufficiale.

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