Shadow, il cane a cui è stato legato il muso per non farlo abbaiare

Vi raccontiamo la triste storia di Shadow, un cane che ha avuto l’unica colpa di finire nelle mani sbagliate.

Shadow è un incrocio tra un Labrador nero e un Pastore Tedesco. È ancora un cucciolo ma, purtroppo, ha già sperimentato sulla propria pelle la cattiveria umana.

Un cane con una ferita al muso

La cosa più grave, se possibile, è che a causargli tanta sofferenza sia stata proprio la sua proprietaria. Colei, cioè, che si era impegnata per renderlo felice, per garantirgli una vita degna di essere vissuta.

Eppure, la ragazza proprio non sopportava più quel suo abbaiare. In fin dei conti, come è possibile che un cane abbai? Anche se non esisterà mai un movente valido per giustificare atti come questo, diciamo che questa volta si rasenta davvero l’assurdo.

Un cane con il collare elisabettiano

Già, perché l’unico motivo che ha spinto la diciannovenne a fare un gesto così atroce è proprio quello: non voleva sentirlo più abbaiare.

La soluzione è stata molto semplice. La ragazza ha deciso di legargli il muso con un laccio. Nessuno sa per quanto tempo il muso del povero cane Shadow sia rimasto legato. L’unica cosa certa è che il cane porta ancora i segni di questo crudele atto.

Cane con collare elisabettiano

Nonostante il laccio adesso non ci sia più, infatti, sul muso di Shadow sembra di vederlo ancora. Perché quel laccio maledetto ha scavato la sua pelliccia, che adesso mostra la pelle viva. Un marchio quasi indelebile, a testimonianza di una violenza a dir poco inaudita.

La cosa ancora più assurda è che sia stata la stessa proprietaria a denunciare l’accaduto. Con una foto su Facebook del cane ferito, infatti, la diciannovenne chiedeva aiuto per le spese veterinarie.

Cane con muso ferito

Nel momento in cui la foto è diventata pubblica, è scattato l’allarme. Inizialmente la ragazza ha accusato il vicino, per poi crollare ammettendo la propria colpa.

Adesso il cane Shadow si trova sotto la custodia di un rifugio, in attesa delle prime operazioni per ricostruirgli il muso. Una storia davvero brutta, a conferma del fatto che a volte non siamo proprio i migliori amici dei cani.

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