Sì, i cani possono orientarsi anche in posti sconosciuti: la scienza ci spiega bene come fanno

Forse, in generale, si parla troppo poco dell’orientamento dei cani. Quel che sappiamo è che molto spesso i cani, per orientarsi, tendono ad utilizzare il loro incredibile olfatto: si tratta per loro di un senso importantissimo. Infatti l’olfatto, non solo permette loro di orientarsi, ma anche di svolgere moltissime altre cose che, spesso, rendono anche più agevole la vita a noi umani. Di recente, però, gli scienziati hanno avanzato una nuova teoria: a regolare l’orientamento dei cani non sarebbe solo l’olfatto.

Come riporta Trust In Science, infatti, gli scienziati stanno lavorando su una teoria, già ipotizzata in passato, secondo cui a contribuire all’orientamento dei cani ci sarebbe anche il campo magnetico terrestre. Già nel 2013 era stato ipotizzato che i cani, ma anche altri animali (e forse anche gli uomini) siano in grado di percepire il campo magnetico terrestre.

Questo studio in particolare è stato condotto nel modo che passiamo a dirvi. Ad alcuni cani è stato fatto indossare un collare con un GPS e poi sono stati lasciati liberi in una zona a loro sconosciuta. Analizzando i movimenti registrati dal GPS, si sono potute individuare due traiettorie: una di tracking in cui il cane ripercorreva il percorso originale, l’altra di scouting in cui il cane percorreva un’altra strada.

Analizzando lo scouting, si è notata una traiettoria ben specifica: i cani, per ritornare indietro, si fermavano e poi correvano per circa 20 metri lungo un asse nord-sud. Questo comportamento potrebbe essere dovuto all’allineamento lungo il campo magnetico.

Ampliando l’esperiemnto anche ad altri cani, gli scienziati hanno raggiunto una conclusione: i cani potrebbero ricordare la posizione di partenza e poi usare il campo magnetico per individuare la strada più veloce per ritornarvi.

Si tratta sicuramente di un ambito di ricerca interessantissimo e speriamo di darvi presto aggiornamenti. Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!