Cane guida rapito, il web aiuta il proprietario cieco a ritrovare Peluchin

Grazie alla mobilitazione sui social, Peluchin, il cane guida di un uomo cieco di 67 anni, è tornato a casa. È successo in Messico

Si chiama Peluchin, il cane guida rapito a Tampico, città messicana dello stato di Tamaulipas. Il suo proprietario cieco, un uomo di 67 anni, era legatissimo a lui e senza il suo amato cagnolino non riusciva a immaginare come sarebbe potuta essere la sua vita. Dopo un appello sui social, il web si mobilita per aiutare Peluchin e il suo umano a ritornare insieme.

cane di nome Peluchin
Fonte foto da Facebook di Raga Segura

Mario è un uomo di 67 anni che ha perso la vista. Ogni giorno, però, poteva contare sull’aiuto di Peluchin, il suo cane guida. Si trovava in una mensa di Tampico a consumare un pasto quando ha sentito un’auto allontanarsi velocemente. Si è subito accorto che avevano portato via il suo cucciolo.

Alcune persone hanno saputo del rapimento di Peluchin e hanno deciso di dare una mano a Mario. La sua storia è stata condivisa sui social, nella speranza che potesse diventare virale. E così è stato: il popolo del web si è mobilitato per aiutare Mario e Peluchin a tornare insieme.

LEGGI ANCHE: Cane cieco rapito durante un furto d’auto ritrova la sua proprietaria

Da Tampico l’appello per ritrovare Peluchin si è diffuso a macchia d’olio. Il cane era diventato i suoi occhi, un cane guida che non aveva ricevuto nessuna formazione, ma che aveva deciso di aiutare quell’uomo buono che non poteva più vedere.

I due erano diventati inseparabili da quando l’uomo lo ha aveva trovato: il cucciolo era indifeso e, nonostante la sua disabilità, Mario lo aveva accolto nella sua vita. Riconoscente a quel signore tanto buono, Peluchin aveva imparato a guidarlo in città, per tenerlo lontano dai pericoli.

Grazie ai post sui social, alle condivisioni e agli appelli lanciati da chiunque sul web, anche da persone che non conoscevano la coppia, Mario e Peluchin hanno potuto presto riabbracciarsi. Una brutta disavventura che, per fortuna, è finita con un lieto fine.

LEGGI ANCHE: Tami, il cane guida che si è dovuto separare dalla sua umana

Articoli correlati