Cane incatenato attaccato da un altro cane è stato soppresso: addio Fluff

Il povero cane aveva vissuto gran parte della sua vita incatenato. Fluff aveva anche subito un attacco da un altro cane: purtroppo i medici non hanno potuto far niente per lui e hanno dovuto sopprimerlo

Nessuno ha potuto salvare la vita a Fluff, nemmeno i volontari e i veterinari che hanno cercato di compiere il miracolo. La Peta denuncia l’ennesima storia con un epilogo triste di un maltrattamento terribile nei confronti di una povera creatura in difficoltà. Il cane incatenato attaccato da un altro cane ha raggiunto il ponte del paradiso, dopo che i medici hanno dovuto per forza sopprimerlo.

Cane maltrattato recuperato

La Peta, associazione animalista statunitense, ci racconta di come hanno salvato Fluff quando ormai per lui era troppo tardi. Il vecchio cane viveva legato a una catena nel cortile sul retro di una villetta che si trova a Bertie County, nel Nord Carolina, negli USA.

Tutto il giorno e tutta la notte lui stava legato alla catena, esposto alle intemperie e, come fanno sapere gli operatori della PETA, anche agli attacchi di altri animali. Infatti, proprio poco prima di essere recuperato Fluff aveva subito l’attacco di un altro cane: legato com’era, non poteva difendersi o scappare.

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Come tutti i cani che sono sempre legati alla catena, anche questo era molto vulnerabile agli attacchi di altri animali.

Questo il commento della Peta, che ha ricevuto la segnalazione di questo animale in difficoltà ed è corsa da lui. Quando sono arrivati sanguinava, piangeva, era ferito nel corpo e nell’anima, da anni di abbandono e torture. Come si può lasciare un cane alla catena? Fluff non riusciva a reggersi in piedi e respirava a fatica.

Mano stringe la zampa di un cane
Fonte foto da Pixabay

La Peta ha provato a salvare la vita al cane, ma ormai quando sono arrivati era troppo tardi. Soffriva troppo e nemmeno i veterinari avrebbero potuto far nulla per evitare tutto quel dolore. Così, a malincuore, hanno deciso di sottoporlo a eutanasia, per porre fine alle sue sofferenze. Almeno adesso è felice sul ponte dell’arcobaleno e non soffre più.

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