I cani capiscono la quantità delle cose?

Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che i cani capiscono la quantità anche se non hanno il concetto di numero

Spesso alla tv o su internet abbiamo visto video di cani che contano e rispondono correttamente quando gli si chiede il risultato di una operazione matematica semplice. In questo caso viene da chiedersi se i cani sono realmente capaci di contare e questo implicherebbe anche il fatto che i cani capiscono la quantità.

Mettiamo subito in chiaro le cose. I cani sono capaci di intuire i piccoli numeri, fino a tre o cinque per intenderci, e percepiscono per istinto le quantità. Questo serve loro, per esempio, ad individuare a colpo d’occhio la presenza di “tanti” o “pochi” predatori, ma non certo di contarli e associarli ad un numero. Né tantomeno sono in grado di elaborare operazioni matematiche. Se lo avete visto fare, probabilmente si tratta di un trucco che vi sveleremo in questo articolo. Eppure i cani hanno una loro “matematica canina” e con l’addestramento possono migliorare le loro capacità. Vediamo adesso di cosa si tratta. 

Il cervello del cane riconosce le quantità?

Il cervello del cane non è come quello degli esseri umani. Sono stati però condotti degli studi per comprendere le capacità intellettive dei nostri amici a quattro zampe e in alcuni casi i risultati sono stati davvero sorprendenti.

Possiamo associare, più o meno, il cervello di un cane a quello di un bambino che non ha ancora imparato a contare e a parlare. Il loro cervello è capace di riconoscere insiemi formati da quantità di puntiti diversi. Questo succede perché si attiva l’area temporo-parietale, che è simile a quella che permette all’uomo di fare i calcoli. Non hanno esattamente il concetto di numero, ma riescono a fare una distinzione tra “poco” e “molto”.

Più che altro, secondo uno studio della Emory University di Atlanta, in Georgia, pubblicato da Biology Letters, i cani capiscono la quantità per istinto, nel senso che si accorgono quando mettiamo più o meno cibo nella loro ciotola o li ricompensiamo con un trattamento extra. I nostri amici a quattro zampe però non hanno la capacità di contare i numeri come faremmo noi esseri umani.

Nel caso dei cani si tratta quindi di un istinto. Per loro infatti è fondamentale alla sopravvivenza riuscire ad individuare la presenta di possibili predatori all’interno del suo campo visivo e la loro quantità, senza per forza contarli o essere addestrato per questo. È una cosa innata, avviene per natura. Alcuni studi però hanno dimostrato che con un addestramento adeguato, un cane è capace di distinguere i numeri. Per esempio ricevendo una ricompensa se individua un numero più alto.

Secondo alcuni studi, più che contare, un cane riesce a memorizzare. Sembrerebbe difficile che il suo cervello riesca ad elaborare operazioni matematiche anche semplici. Come abbiamo detto, riesce a distinguere tra “poco” e “molto” e in tal senso si può dire che i cani capiscono la quantità.

Inoltre un cane non saprebbe imparare un elenco numerico, come ad esempio quello delle cifre che vanno da uno a dieci. Eppure, però, sembra che alcuni dei nostri amici a quattro zampe riescano a differenziare numeri piccoli come uno, due e tre ma solo in caso di grandi differenze. Facciamo un esempio: se mettete davanti al cane una ciotola con un biscotto e una con tre biscotti, lui sceglierà quella con tre biscotti. Se però ne mettete una con tre biscotti e una con quattro probabilmente per lui non farà differenza.

Studi sulla matematica canina

La capacità di distinguere la quantità non riguarda solamente i cani, anche altri animali riescono ad attivare alcuni neuroni presenti nella corteccia parietale, che sono sensibili ai numeri. È il caso, per esempio, di alcune scimmie sottoposte ad esperimenti scientifici sulla loro intelligenza. E sembra che anche api e pulcini abbiano alcune capacità simili. Ma torniamo ai cani e agli studi sulla “matematica canina”.

Come abbiamo già detto, sono stati condotti, negli anni, alcuni studi per verificare l’intelligenza dei cani. È vero che sono degli animali molto attivi, alcune volte riescono a comprendere le nostre necessità ancora prima di noi stessi e non è insolito sentire dire che a quel cane “manca solo l’uso della parola”.

Molti degli studi portati avanti in tempi più lontani conducevano alla conclusione che i cani sapessero riconoscere i numeri e addirittura anche a contare. Certo, non erano in grado di risolvere equazioni, ma piccole operazioni matematiche con numeri ridotti, sì.

In molti animali infatti esiste un cosiddetto “sistema numerico approssimativo”. Ben presto però i risultati di queste ricerche vennero messe in dubbio perché i cani utilizzati per questi esperimenti erano cani addestrati. Di conseguenza cominciò ad insinuarsi il dubbio che riuscissero a contare proprio per l’educazione che avevano ricevuto dall’uomo e non per loro capacità naturale.

A fugare questo dubbio, ci ha pensato lo studio della Emory University di Atlanta, in Georgia, pubblicato da Biology Letters, a cui abbiamo accennato. Secondo questo studio i cani capiscono la quantità per istinto, come quando si trovano di fronte a dei predatori e il loro cervello si attiva per realizzare se sono tanti o pochi. Quindi questa loro capacità è innata e non ha bisogno di un addestramento umano.

Educare i cani a contare, si può?

Con un addestramento mirato si possono educare i cani a contare, o meglio, a dare delle risposte che mostrino la loro capacitò di riconoscere alcune quantità. La dimostrazione sta negli studi precedenti a quello della Biology Letters.

Modificare il comportamento dei cani ed educarli è possibile. Un team di ricercatori canadesi della Columbia University di Vancouver guidati da Stanley Coren, noto studioso del rapporto canide-ominide, è arrivato alla conclusione che l’educazione può migliorare le capacità intellettive del cane perché la sua intelligenza è paragonabile a quella dei bambini.

In particolare, il team di esperti ha individuato dei cani che mostravano una propensione all’intelligenza. Questi animali infatti erano capaci di riconoscere circa 250 parole, gesti e segni. I ricercatori li hanno messi di fronte ad alcuni test matematici semplici, come quelli che vengono sottoposti ai bambini di due anni quando se ne vuole capire il livello di linguaggio e il senso matematico. I risultati hanno mostrato che, utilizzando il linguaggio del gioco, i cani riescono a contare fino a cinque se ben addestrati.

Di conseguenza, secondo lo studio di Coren,tutti gli animali che ricevono un insegnamento dall’uomo aumentano le loro potenzialità. Questo perché la relazione tra uomo e cane esiste dai tempi più remoti e basta tirarne fuori il meglio. Nello studio inoltre sono risultati particolarmente attivi mentalmente razze come il Borde Collie, i cani da caccia e i Retriver.

Cani che sanno contare, finzione o realtà?

Passiamo adesso ad analizzare il caso di quei cani che riescono a dare la giusta risposta ad operazioni matematiche semplici. In tv o su internet ci sono tanti video che mostrano scene di questo tipo e tutto porta a pensare che i cani siano capaci di risolvere operazioni matematiche, ma attenzione perché non tutto quello che ci viene mostrato è realmente per come noi lo vediamo, potrebbe trattarsi di un trucco.

Già negli anni Quaranta stupì il talento del cane Stuppke che aveva imparato ad abbaiare il numero di volte che era indicato da un numero scritto sulla lavagna. Questo implicava che il cane riconoscesse i numeri e ne riuscisse ad associare la corretta quantità.

Non sappiamo esattamente come andò nel caso di Stuppke, ma il più delle volte, quando vedete un cane che risolve operazioni matematiche, si tratta di un trucco. In realtà infatti, Fido non impara a fare le operazioni, ma il suo addestratore gli ha insegnato ad abbaiare a comando in risposta ad un gesto. Così, per esempio, alzare il gomito significa abbaiare una volta, chiudere l’occhio destro significa abbaiare due volte e così via. Questo spiegherebbe anche perché le operazioni possibili contengono numeri bassi.

Noi ci stupiamo di fronte  a queste scene perché generalmente l’addestratore è capace di fare i gesti “concordati” con il cane senza che noi ce ne accorgiamo.

Se vi sta solleticando l’idea di provare questo esperimento a casa con il vostro cane, vi consigliamo di non farlo. Sia per non rendere i cani dei fenomeni da circo, sia perché non è semplice. È possibile infatti che se non siete esperti, il cane reagisca abbaiando un numero determinato di volte ad ogni vostro movimento.

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