I cani possono sentire la vicinanza con il padrone o altri cani?

I cani possono sentire la vicinanza? Noi amanti degli animali non abbiamo dubbi, ma vediamo cosa dice la scienza. Le nostre sono solo impressioni?

La sensibilità del nostro amico a quattro zampe è proverbiale, sono tante le testimonianze che raccontano di quanto Fido sia empatico con chi considera famiglia.

Ad aiutarlo sono soprattutto i suoi cinque sensi, e forse anche un sesto, che gli consentono di percepire dettagli che noi comuni mortali non riusciremmo proprio.

Gli esperti, nel corso degli anni, sono arrivati ad affermare che i cani possono sentire la vicinanza del padrone e molto altro. Grazie all’olfatto, all’udito e alla vista (naturalmente) riescono stabilire la perfetta collocazione spaziotemporale.

L’intelligenza di Fido

cani poggiati sul tavolo

I cani possono sentire la vicinanza? Sebbene questa domanda abbia destato parecchie opinioni divergenti e anche diversi dibattiti in merito, la risposta sembrerebbe essere affermativa. Il nostro amico a quattro zampe possiede dei sensi davvero molto sviluppati. Percepisce sia le condizioni fisiche che quelle emotive.

Se c’è addirittura chi sostiene che il cane riesca a percepire se un individuo ha paura, figurarsi percepire la vicinanza. Il concetto è simile al fatto che i cani sentono amore e odio. Secondo i maggiori esperti non solo ci riescono, ma anche prima e meglio degli esseri umani. Il cane capisce tutto e i vari fattori che entrano in gioco sono diversi. Tra i più importanti vi è il fatto di analizzare il modo in cui viene trattato e se c’è un cambiamento rispetto alla norma.

La percezione

passeggiata del cane al tramonto

I nostri amici a quattro zampe riescono a percepire se vengono trattati con affetto oppure no e sentono le cure che vengono loro rivolte. In questo senso, capiscono se il padrone prova affetto nei loro confronti. Lo stesso avviene anche nei confronti di persone che conoscono meno o sono estranee. I cani riconoscono le emozioni.

Se, per esempio, una persona o anche un altro animale dovesse rivelarsi aggressivo, Fido riuscirebbe a interpretare come non prossima e amichevole la sua presenza. C’è addirittura chi crede che abbia una sorta di “sesto senso”.
La nostra piccola palla di pelo, anche allo stato brado, vive in branco e rispetta delle gerarchie. In tal senso, quindi, è necessario che si fidi di noi, che anche noi occupiamo un posto nel suo cuore, per farlo dobbiamo diventare il suo ‘capobranco’.

La domanda oggetto della nostra analisi se la pongono in tanti almeno una volta nella vita, sia i proprietari di animali che gli aspiranti tali. Che ci sia una sorta di imprinting con un determinato componente della famiglia, ormai, è stato abbondantemente accertato, ma come avviene?

Fido è perfettamente in grado di affezionarsi a chi considera famiglia. Al di là di quanto sia addomesticato, determinati istinti sono ormai radicati nel suo dna e succede lo stesso anche in casa. In sostanza, quindi, sceglie di cui fidarsi maggiormente e lo fa osservando il tipo di approccio che ha la persona in questione.

Le esperienze negative

cani guardano in alto

I cani possono sentire la vicinanza, ma temerla. Il lavoro è molto più difficile quando decidiamo di adottare un cane traumatizzato. Ci sono tante ricerche a supporto del tema, che si basano soprattutto sul linguaggio del cane. Infatti, maggiormente sappiamo interpretarlo, più sarà facile sapere cosa passa nella mente del nostro amico a quattro zampe e come possiamo fare per rassicurarlo.

Il rapporto più intenso, quello che si instaura in maniera più stretta e naturale vince su tutti gli altri. Ciò non vuol dire che il nostro adorato Bau non voglia bene anche al resto della famiglia e non senta vicini anche gli altri. Questo tipo di rapporto si gioca sui bisogni primari.

L’alimentazione, la pulizia delle ciotole e le coccole sono quelle di cui si occupa chi entra in maniera prepotente nel suo cuore. Un’osservazione attenta dei vari comportamenti dei componenti della famiglia ha un ruolo determinante. Chi si adopera per rispondere a determinate esigenze diventa il capo, nei fatti e nell’animo di Fido. Ecco allora che possiamo ‘pilotare’ la scelta verso di noi o un altro membro della famiglia che pensiamo sia più idoneo al ruolo. L’ideale è che sia la persona più libera e maggiormente presente in casa.

I cani capiscono che gli vogliamo bene

cane in braccio

Normalmente, l’imprinting tra bipede e quadrupede avviene in tenera età o nei primi giorni dell’adozione, nel caso in cui si tratti di un randagio preso al canile o per la strada. Appena arrivato in famiglia, ancora cucciolo e bisognoso di socializzazione, Fido decide chi prenderà il posto della sua mamma nella quotidianità di tutti i giorni.

La socializzazione del nostro amico a quattro zampe inizia con la madre e prosegue con noi. Dai quattro ai sei mesi affronteremo un momento estremamente delicato che segnerà la sua vita. Comincerà a interagire con tutti i componenti della famiglia e sceglierà la sua mamma o il suo papà elettivi. Importantissimo è sapere come parlare al cane per farlo sentire protetto.

Come capire se il cane è felice

cane tiene il guinzaglio di un altro cane

I cani possono sentire la vicinanza del padrone e ne fanno una questione di fiducia. Grazie a un istinto davvero fuori dal comune, la nostra piccola palla di pelo osserva e mette alla prova tutte le persone che abitano in casa con lui. Interagisce e vede che tipo di feedback riceve.

L’interazione tra uomo e animale è fondamentale per definire questo tipo di legami. Fido in primis si affida a chi può soddisfare le sue esigenze alimentari. Poi valuterà chi è che lo porta più spesso a spasso per espletare i bisogni ed esplorare il mondo. Proverà un grande amore per chi lo porta al parco sotto casa per divertirsi con gli altri cani.

Non si deve essere né troppo dolci, né troppo duri: trovare un equilibrio tra i due aspetti che ci faccia apparire autorevoli ma non autoritari. Le regole a cui dobbiamo attenerci sono poche e precise, da tenere a mente. La costanza e la coerenza sono alla base di un buon rapporto. Non dobbiamo fargli mancare mai niente, trascorrere del tempo di qualità in sua compagnia perché non soffra la solitudine ed educarlo con decisione, ma all’insegna del relax e del divertimento.

Cane che si appoggia al padrone

cane golden retriever e ragazza

Ormai sappiamo come funziona e possiamo fare tutto quello che è in nostro potere per favorire il benessere psicofisico del nostro amico a quattro zampe. In genere i cani identificano un solo padrone, anche se sono perfettamente in grado di affezionarsi a più bipedi.

Se siamo di fronte a un esemplare particolarmente socievole, questo può dimostrare degli atteggiamenti simili a quelli che ha con il proprietario anche con altri bipedi. Ciò non toglie, però, che determinati comportamenti siano esclusivi.

Il cane si sdraia ai piedi di colui che ha scelto, segue ogni suo movimento, risponde ai richiami il più delle volte, quando è obbediente non è per timore e ha una fiducia cieca nei suoi confronti e si sente molto legato, vicino per l’appunto.

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