Capitàn: l’Hachiko Argentino che ha vegliato sulla tomba del padrone per dieci anni

Davvero commovente la storia di questo Pastore Tedesco che non si è rassegnato alla morte del padrone e ha aspettato sulla sua tomba per ben dieci anni

Quella di Capitán è quel tipo di storia capace di intenerire il cuore di chiunque, anche di quelli che non hanno mai avuto la fortuna di vivere con un cane al fianco. Il protagonista è un incrocio di Pastore Tedesco che per più di 10 anni ha vegliato sulla tomba del suo migliore amico umano a Villa Carlos Pas, vicino Cordoba, in Argentina. Ed è proprio su quella tomba che questo fedele animale è spirato, commuovendo l’intero Paese.

Capitán si é guadagnato il nome di Hachiko Argentino. Per chi non lo sapesse Hachiko era un cane di razza Akita diventato famoso per aver aspettato davanti alla famosa stazione di Shibuya, a Tokyo, il suo padrone morto da anni.

Hachiko ha ottenuto una fama mondiale grazie a un bellissimo film diretto da Lasse Hallström e interpretato da Richard Gere e ora è diventato un vero e proprio simbolo del Giappone.

Capitan disteso sulla tomba

Ma, tornando alla storia del nostro Capitán, questo cane fu regalato da un uomo, Miguel Guzmán, al figlio Damian. Sfortunatamente questo signore morí l’anno dopo. Poco dopo la sua scomparsa, Capitán uscì di casa e non tornò più.

La moglie e il figlio di Guzmán lo cercarono senza sosta, senza trovarlo. Pensarono che era morto, o che era stato adottato da altra gente. Ma l’anno dopo, durante una visita al cimitero scoprirono una cosa davvero commovente.

Proprio lì, riverso sulla tomba di quello che era stato il suo migliore amico, c’era Capitán. Quando vide la moglie e il figlio di Guzman, corse a salutarli, ma non accettò di tornare a casa con loro.

Come gli spiegarono i venditori di fiori del cimitero, Capitán viveva lì, al camposanto: di giorno passeggiava fra le tombe, e di notte dormiva accovacciato su quella del padrone.

Inutili furono i tentativi di portarlo via di lì: Capitán tornava sempre al cimitero. Negli ultimi tempi era molto stanco e malato: a malapena riusciva ad arrampicarsi sulla tomba del suo papà umano.

Capitan davanti tomba padrone

“Era un cane dolcissimo, gli mancava solo la parola” . Questo quanto affermato dalla fioraia che si è presa cura di lui per tutti questi anni.

Capitán esempio di indescrivibile e commovente fedeltà, è morto sulla tomba del proprietario. La sua storia ha emozionato Cordoba, tanto che le autorità hanno deciso di seppellirlo accanto a colui a cui è stato fedele oltre la morte.

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