Cibi allergizzanti per cani: tutto quello che può creargli problemi

Ecco quali sono i cibi allergizzanti per i cani, cosa fare in caso di allergia canina e come comportarsi in merito per fare stare bene Fido

Prendere un cane è una scelta che richiede parecchia attenzione, soprattutto se il cane in questione è un tipo allergico; esistono moltissimi cibi allergizzanti per i cani e riuscire a capire quali sono potrebbe fare stare meglio il cane e anche voi.

Scoprire quali sono è indispensabile per cercare di eliminarli dalla dieta del cane e fare stare meglio il peloso.

Sintomi

Le allergie alimentari sia per quanto concerne gli umani che i cani si manifesta, almeno inizialmente, con la comparsa di prurito epidermico. Le zone interessate da tale fastidio sono muso, orecchie, zampe, piedi anteriori, le ascelle e nella zona anale. Tuttavia la sintomatologia sfortunatamente può peggiorare con l’insorgenza di infezioni alle orecchie, che possono essere sia croniche che passeggere; e ancora perdita di pelo, e grattamento eccessivo. Esiste poi una sintomatologia meno comune che include vomito, starnuti, flatulenze, crisi asmatiche e cambiamenti legati al comportamento.

Le eventuali parti interessate dall’allergia possono quindi riguardare diverse parti del corpo.
Per quanto concerne le crisi asmatiche risulta necessario fare parecchia attenzione; nello specifico l’asma è una malattia che coinvolge e compromette la funzionalità bronchiale e polmonare. Di solito la causa scatenante è da attribuire ad una reazione allergica, anche di tipo alimentare, e potrebbe perfino peggiorare anche in forma cronica. La forma cronica richiede una cura costante e giornaliera allo scopo di prevenire gli attacchi asmatici. La prevenzione risulta fondamentale per questo tipo di patologia e anche se richiede attenzione, e una buona dose di noia e stress, è fondamentale rispettarla per non incorrere in un attacco d’asma.

Il sintomo classico dell’asma del cane e dell’asma in generale è caratterizzato da un sibilo che proviene direttamente dai polmoni, chiamato “fischio d’asma”. Inoltre è possibile riscontrare tosse, affanno, fame d’aria, spossatezza e dolori muscolari. Durante la crisi avvengono degli spasmi bronchiali che, insieme al panico, creano ulteriori difficoltà per la respirazione. L’asma ha la caratteristica di sforzare la muscolatura del corpo e rendere il soggetto con crisi in corso talmente stanco che per i primi minuti successivi dalla fine della crisi, risulta perfino difficile muoversi. Inoltre continui attacchi d’asma possono provocare una forma cronica di tachicardia per la forza e l’intensità della patologia.

Asma e orticaria da allergia

In caso di asma del cane, il veterinario prescriverà alcuni test allergologici da fare effettuare al cane affetto da tale patologia, in modo tale che l’allergene possa essere allontanato dal cane. In caso di asma del cane, è necessario ricorrere al parere del veterinario che si premurerà di auscultare i cuori e i polmoni del cane.

Inoltre questi, quasi sicuramente, effettuerà una radiografia ai polmoni del cane per vederne lo stato di salute. Una diagnosi tempestiva permette di fare stare bene il cane in tempi rapidi. L’asma del cane è una malattia che può essere invalidante. È una patologia che mette sotto sforzo il cane e le persone che ne soffrono. Risulta indispensabile cercare di trovare le cause del problema per allontanare e prevenire le crisi asmatica causata dall’allergia.

È una malattia che non conduce necessariamente alla morte, ma deve essere costantemente sotto controllo. Infine è necessario tenere la casa arieggiata per prevenire l’insorgenza dell’asma che potrebbe invece aumentare nei posti con aria viziata. L’asma deve essere necessariamente essere trattata in maniera costante perché non solo compromette la vita del cane, ma anche la sua qualità di vita. Risulta necessario permettere al peloso di vivere una qualità di vita soddisfacente, per riuscire a godere della compagnia di un cane sano e felice.

Riuscire a comprendere che si tratta effettivamente di allergia è un ottimo inizio per cercare di eliminare il problema e permettere al cane di vivere bene e in salute.
L’orticaria è comunque una sintomatologia abbastanza persistente durante un attacco di allergia. La gravità della sintomatologia dell’orticaria nel cane cambia in base al grado di allergia di cui è affetto il peloso.

Sintomi da orticaria

In ogni caso è possibile notare la presenza della seguente sintomatologia:

  • Arrossamento localizzato o esteso in una o più parti del corpo, come il viso, l’addome e le gambe
  • Gonfiore sul muso o nella zona limitrofa
  • Prurito compulsivo
  • Dermatite del cane
  • Gonfiore intorno agli occhi
  • Presenza di graffi o piaghe
  • Eccessiva bava

È possibile infine notare l’insorgenza di pomfi o protuberanze e in casi più gravi è possibile che si chiudano le vie respiratorie, comportando di conseguenza all’asfissia.

Quali sono i cibi che farebbero allergia?

Sono diversi i cibi che si possono annoverare tra gli allergeni più diffusi, tra cui:

  • Latticini
  • Carne di manzo o di vitello
  • Mais
  • Grano
  • Soia
  • Pesce
  • Maiale
  • Pollo

Non tutti i cani ovviamente sono allergici a tali alimenti, anche se tendenzialmente l’allergia più comune sarebbe quella al pollo. Nell’eventualità in cui doveste avere qualche dubbio sulle reali condizioni di salute del vostro peloso, è indispensabile riuscire a condurlo dal veterinario. Questi infatti cercherà la causa di malessere del peloso e cercherà di capire se si tratta effettivamente di allergia oppure se il cane è affetto da qualche altro problema.

Dopo aver elencato i cibi allergizzanti per i cani è giunto il momento di chiedersi se il prurito del cane è dettato solo da un’eventuale allergia o meno. Il prurito infatti non è solo da associare alla presenza di un’eventuale allergia, ma al prurito possono essere attribuite una serie di cause e di malattie anche abbastanza preoccupanti. Per scongiurare quindi presenze di altre malattie più complesse e per essere certi che il cane in questione è affetto da allergia, il veterinario dovrà eseguire dei test specifici.

Cosa bisogna fare in caso di allergia

Ciò significa che il veterinario dovrà eseguire delle prove allergiche, indispensabili per confermare o meno la diagnosi di un’ipotetica allergia. Tuttavia il test non è l’unica cosa da fare; il veterinario infatti prescriverà una dieta specifica per il cane, cercando di eliminare gli alimenti che possono essere la causa dell’allergia. Potete anche cercare di elaborare voi stessi una dieta con il veterinario, in modo tale da riuscire a variarla il più possibile. Tendenzialmente però la dieta prescritta è composta da cibi come riso, carne di cavallo o di tacchino; e ancora da patate e altri cibi che non stimolano la risposta immunitaria del cane e non creano reazione.

Una dieta di questo tipo deve tuttavia essere associata anche ad una dieta ad eliminazione; ovvero mentre si introducono questi nuovi alimenti, si eliminano meccanicamente quelli che si reputano le cause dell’insorgenza dell’allergia. Bisogna attuare questo comportamento per una durata temporale che va generalmente dalle sei alle dieci settimane; trascorso questo periodo si procede con quello che prende il nome di “test di provocazione alimentare”; con questo test si introducono a poco a poco quegli alimenti che si reputa scatenino l’attacco allergico. Con l’introduzione graduale di questi alimenti, sarà quindi possibile notare se ci sono cambiamenti di salute del cane e se si manifesta nuovamente la sintomatologia.

Cosa si fa in caso di comprovata allergia alimentare?

Nell’eventualità in cui si sia accertata la concreta presenza di un’allergia alimentare nel cane, sarà necessario seguire le indicazioni fornite dal veterinario. Questi infatti darà da seguire una dieta apposita, con l’introduzione di alimenti ipoallergenici.

Non dovrà quindi mangiare più i cibi di cui il cane ha maturato l’allergia; eseguire in maniera costante la dieta prescritta permetterà al cane di vivere una vita lunga, sana e senza questi fastidiosi problemi. Come già accennato, soprattutto se il cane soffra d’asma, è assolutamente necessario eliminare l’allergene di cui è affetto il cane; inoltre possono perfino subentrare problemi gastrointestinali se gli allergeni non vengono definitivamente eliminati.

Conclusione

In definitiva, ecco quali sono i più comuni cibi allergizzanti per i cani; molto spesso i cani, come le persone, possono contrarre un’allergia a qualche sostanza o alimento che prima poteva essere consumato senza problemi. Se e quando ciò avviene bisogna prestare attenzione ad eliminare l’alimento colpevole. Per qualsiasi altra informazione o dubbio in merito, è necessario chiedere il parere del veterinario.

Questi visiterà attentamente il vostro cane e cercherà di comprendere l’origine del problema. Sottoporrà a dieta il cane, procedendo per l’eliminazione meccanica dei più comuni cibi allergizzanti per i cani; inoltre insieme a voi scriverà una dieta casalinga, basata su alimenti ipoallergenici che avranno il compito di far rispettare il fabbisogno giornaliero del cane. Nei casi più gravi di allergia, il veterinario potrebbe far eseguire una terapia di breve o lungo termine. Tuttavia spetta solo ed esclusivamente al veterinario varare un’ipotesi simile; lo farà solo dopo aver visitato il cane in maniera molto approfondita.

Le allergie sfortunatamente possono riguardare i cani quanto gli uomini ed ecco quali sono i cibi allergizzanti per i cani; chi decide di prendere un cane deve pensare anche alla possibilità che il proprio cane sia affetto da un’allergia. Risulta quindi necessario fare tutto ciò che è necessario per fare in modo che il proprio cane stia bene; mantenere in salute il peloso è vostra responsabilità a cui non vi potete sottrarre. Quando il problema è un problema di tipo allergico, la prevenzione è indispensabile; bisogna quindi evitare di mettere il cane nelle condizioni di avere un attacco allergico; la qualità di vita del peloso è indispensabile per garantirgli una vita sana, lunga e anche felice. Le allergie sono incontrollabili, ma è possibile cercare di evitarle.

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