Cos’è la sindrome da relazione competitiva nel cane?

Tra i disturbi comportamentali del cane che sfociano in vera e propria patologia possiamo menzionare la cosiddetta sindrome da relazione competitiva

La sindrome da relazione competitiva o sindrome competitiva di relazione è una patologia che nel cane rappresenta un problema piuttosto serio. Un disturbo del comportamento, come si definisce in genere, che coinvolge direttamente – seppur talvolta in modo del tutto inconsapevole – il nucleo famigliare in cui il quattro zampe vive.

I disturbi del comportamento nei cani comprendono un ampio spettro di disagi che si ingigantiscono e intensificano al punto tale da diventare invalidanti. Ecco perché si parla a tutti gli effetti di patologie che, com’è ovvio, richiedono delle attenzioni e delle cure ben specifiche.

Ma concentriamoci sulla cosiddetta sindrome da relazione competitiva nel cane, sulle cause di questo disturbo e sui sintomi che di conseguenza ne derivano.

Indice

Cos’è la sindrome competitiva di relazione

cane aggressivo col padrone

La sindrome competitiva di relazione – un tempo definita “sociopatia” – genera nel cane uno stato perenne di rabbia. O meglio, talvolta capita che un quattro zampe sia aggressivo anche in situazioni apparentemente innocue, come potrebbe essere lo stare in famiglia con i propri cari. Il disturbo sorge proprio in questo tipo di contesto perché Fido, senza un’apparente ragione (ma come sempre diciamo c’è, eccome), reagisce con aggressività alla presenza di altre persone o di altri cani, vivendo ogni incontro come una sorta di “competizione”, appunto.

Nella sindrome da relazione competitiva possiamo distinguere due diverse fasi, la prima delle quali – stadio reattivo – caratterizzata proprio dai tipici comportamenti aggressivi dei quattro zampe come il ringhiare, l’abbaiare e in generale gli atteggiamenti distruttivi nei confronti di persone ma anche oggetti.

La seconda fase – iperaggressività secondaria – rappresenta un’evoluzione della prima e si caratterizza per comportamenti aggressivi che scattano all’improvviso, difficili da fermare e senza alcun preavviso da parte del quattro zampe.

Da cosa dipende questa patologia

cane che ringhia

Nel caso di questa particolare sindrome, ci riferiamo dunque a un cane che appare aggressivo e mai sereno nel rapporto con l’uomo o con altri suoi simili. Come sempre diciamo, non possiamo addurre simili comportamenti e atteggiamenti alla semplice questione di razza, perché se è vero che la genetica può influenzare il temperamento di un cane, d’altro canto è altrettanto vero che a entrare in gioco sono anche le esperienze pregresse. Quelle negative, legate alla sfera relazionale, sono proprio le principali cause di questi disturbi del comportamento.

La competizione può nascere, ad esempio, quando in tenera età il cucciolo si ritrova di fronte a un padrone che gli sottrae del cibo dalla bocca. Va da sé che un simile comportamento, specialmente se reiterato nel tempo, generi nel piccolo una totale mancanza di fiducia nei confronti di quella persona che non viene più vista come amorevole e confortante, ma esattamente al contrario. E questo è soltanto un esempio.

Pensiamo ai cani che vengono educati sin da cuccioli a suon di percosse, urla e continue vessazioni. Crescere in un ambiente famigliare simile porterà inevitabilmente il quattro zampe a concepire i rapporti con l’uomo – o anche con gli altri animali – in questa maniera e a rispondere con la stessa moneta. Quella dell’aggressività, appunto.

Quali sono i sintomi nel cane

cane sul prato che abbaia

Diciamo sempre che socializzare ed educare un cucciolo di cane è un compito difficile, mai banale, e sottolineiamo altrettanto spesso quanto sia importante affrontare con cura e con i giusti strumenti questa delicata fase di crescita. Capirete bene alla luce di quanto abbiamo visto che non sono parole al vento.

Ovviamente in questo caso ci riferiamo a un’aggressività patologica del cane che, soltanto dopo un’accurata diagnosi, può essere definita come sindrome da relazione competitiva. Ma come possiamo capire dove finisce il “capriccio” del momento e inizia il disturbo vero e proprio?

Possiamo così fare un elenco sommario dei sintomi:

  • Aggressività competitiva unita a irritazione ed eccessiva reazione territoriale;
  • Ingestione rapidissima del cibo in presenza di un altro individuo;
  • Minzione legata ad ansia sociale;
  • Pseudogravidanza nelle femmine con evidenti reazioni aggressive.

I sintomi compaiono in genere durante la pubertà e per una effettiva diagnosi il medico veterinario deve evidenziarne almeno due nel quattro zampe.

Sindrome da relazione competitiva nel cane, molte persone ci hanno chiesto anche:

cane legato con una catena

Come educare un cane a non essere aggressivo con altri cani?

I cani aggressivi di per sé non esistono e, come abbiamo visto, certi comportamenti e atteggiamenti che apparentemente non hanno una ragione, in realtà celano storie ben più complesse fatte di emozioni negative ed esperienze che inevitabilmente segnano il benessere del quattro zampe nel profondo.

E sì, molto può dipendere da noi. Anche quando ci riferiamo, ad esempio, a un cane che in presenza dei suoi simili non riesce a trattenere la rabbia. Evitare tutto questo – situazione tra l’altro pericolosa sia per i cani che per noi – vuol dire educare innanzitutto Fido alla buona convivenza con i suoi simili. Vuol dire evitare situazioni di tensione in cui il cane possa pensare di doverci difendere da un pericolo, quando in realtà non esiste, né tantomeno incentivare reazioni violente in presenza di altri cani.

Come si fa a capire se un cane è aggressivo?

Non è difficile capire quando il cane ha un atteggiamento aggressivo o di rabbia più in generale, ma sappiate che esiste una sorta di “scala” comportamentale, un climax ascendente di segnali che Fido lancia in modo del tutto spontaneo. Tutto può iniziare con i cosiddetti gesti di pacificazione come lo sbadiglio o il leccarsi le labbra e il naso, per poi passare al ringhio e al vero e proprio morso. Imparare a decifrare il linguaggio del corpo di Fido è essenziale, specialmente in casi del genere in cui diventa necessario correre ai ripari ed evitare il peggio.

Perché il mio cane attacca gli altri cani?

Alla luce di quel che abbiamo visto, possiamo elencare una serie di ragioni che spingono il cane ad attaccare i suoi simili, prima fra tutte la mancata (o errata) socializzazione del cucciolo. Un problema che inevitabilmente sfocia in atteggiamenti aggressivi: il cane sta sulla difensiva di fronte ad altri cani perché sente che il proprio spazio vitale è minacciato, con una paura eccessiva e difficile da tenere a bada.

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