Cucciolo di Golden Retriever soffre il solletico e il video fa il giro del web
Il simpatico protagonista del video di oggi è un cucciolo di Golden Retriever che ha un grandissimo nemico, il solletico.
Le immagini che stiamo per mostrarvi hanno fatto in pochissimo tempo il giro del web. Si tratta di uno dei video a tema amici a quattro zampe più virali dell’ultimo periodo.
La quarantena ci costringe a casa e, inutile negarlo, ognuno di noi passa più tempo sui Social Network, anche solo per riuscire ad ingannare un po’ il tempo.
E i Social Network sono il regno dei nostri amici a quattro zampe che sono diventati ormai i veri protagonisti dei vari Facebook e Instagram.
E se a questo ingrediente già vincente sul web uniamo il fatto che non si tratta di un cane qualsiasi, ma di un Golden Retriever, allora ecco che abbiamo trovato la ricetta perfetta per rendere un video virale.
Perché, senza niente togliere al resto degli amici a quattro zampe (tutti bellissimi), i Golden Retriever sono una delle razze più amate al mondo.
Sia nella vita reale che in quella virtuale e dei Social Network. Il protagonista del video che vogliamo mostrarvi oggi si chiama Berkley ed è un cucciolo di Golden Retriever che non riesce proprio a sopportare il solletico.
La sua proprietaria prova ad accarezzargli la pancia, ma il piccolo non riesce proprio a resistere. La sua reazione ha immediatamente conquistato il web e il popolo dei social.
Questo simpatico cagnolino ha infatti fatto in pochissimo tempo il giro del web, riuscendo a regalare un sorriso in un momento di difficoltà come quello che attualmente stiamo affrontando.
Tra l’altro Berkley è uno dei tanti potenziali Instapet, ovvero uno dei tanti amici a quattro zampe che punta a diventare una celebrità sul web.
Il suo Account Instagram è attivo da poco, ma ha già conquistato più di 500 follower. Chissà se in futuro sarà una star del web.
E se amate questa razza di cani, non perdetevi il video che ha fatto il giro del web del cucciolo di Golden Retriever che ha paura dell’onda in arrivo.
