Guardie zoofile salvano il cucciolo legato a una roccia senza cibo o acqua

Qualcuno ha abbandonato un povero cucciolo legato a una roccia. Non aveva acqua e cibo. E non poteva nemmeno muoversi per andare alla ricerca di qualcosa da mangiare o mettersi in salvo.

Lo hanno trovato in condizioni terribili a Blera, in provincia di Viterbo. Ha rischiato di morire di stenti il cucciolo legato a una roccia. Non aveva cibo o acqua e non poteva muoversi per nutrirsi, bere o semplicemente trovare un riparo. Per fortuna le guardie zoofile dell’Oipa (l’Organizzazione Internazionale di Protezione Animali) lo hanno salvato appena in tempo, con l’aiuto della polizia municipale locale.

Cane bianco in gabbia
Fonte foto OIPA

Le guardie zoofile dell’Organizzazione OIPA, insieme agli agenti di Polizia Locale, hanno raggiunto il povero cane. Il cucciolo era stato legato a una roccia, senza possibilità di muoversi. Viveva di stenti tra i rifiuti e nessuno si prendeva cura di lui. Ha lottato per giorni per sopravvivere, fino a quando non ha visto arrivare i suoi angeli custodi. Gli operatori lo hanno subito soccorso e trasferito presso l’Azienda Veterinaria locale. I medici veterinari lo hanno curato e per fortuna si è rimesso in forze in breve tempo.

Nel frattempo è partita una denuncia contro ignoti. Chi può aver compiuto un atto del genere? Abbandonare i cani e maltrattarli è un reato punibile per legge, anche con la reclusione. Le forze dell’ordine sono alla ricerca del colpevole, per dare giustizia a Jazz. Questo il nome che i soccorritori hanno voluto dare al cane privato non solo della sua libertà, ma anche della sua dignità. Per fortuna un passante si è accorto della sua situazione e ha subito chiamato le autorità, che lo hanno portato in salvo. Le guardie zoofile, abituate a casi disperati, non potevano credere ai loro occhi di fronte alle condizioni in cui versava.

Cane abbandonato e recuperato
Fonte foto OIPA

Il cane non ha mangiato o bevuto per diversi giorni. Le sue condizioni erano terribili, ma per fortuna ora può dimenticare tutta questa storia. Non aveva un microchip, quindi identificare i proprietari sarà difficile. Ma le forze dell’ordine stanno indagando sul caso, nella speranza di trovare presto chi ha fatto del male al povero Jazz.

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