Hanno cercato di tenere in vita questo cagnolino in difficoltà: lui è stato davvero fortissimo

I cani randagi devono affrontare mille difficoltà per riuscire a sopravvivere all’esterno. Questi poveri animali devono ricercare un posto in cui andarsi a riparare dalle intemperie, del cibo da mangiare ed evitare i pericoli della città, come, ad esempio, un incidente stradale, ma non solo. C’è qualcosa da cui non si può sfuggire, cioè le malattie. Ci sono cani più fortunati, che nonostante le pessime condizioni riescono a sopravvivere per lungo tempo, ed altri che, purtroppo, si ammalano e non hanno nessuno che si prenda cura di loro. Un esempio è questo povero cagnolino che ha dovuto affrontare molte difficoltà, che hanno reso difficile la sua vita.

Cagnolino maltrattato

Quando i volontari lo hanno recuperato dalla strada sono rimasti sconvolti. Era difficile anche solo immaginare quello che aveva passato quel povero animale. Si trattava di un giovane cucciolo, che aveva meno di un anno di vita, ma era in pessime condizioni. Era molto deperito, magrissimo, pesava solo 6,5 kg. Il suo corpo era completamente alopecico, cioè privo di pelo, e la sua pelle era orribile, raggrinzita e piena di croste.

Cagnolino senza pelo

Dopo averlo preso dalla strada, i ragazzi lo hanno portato dal veterinario. Il cagnolino aveva molta paura e non riusciva a fidarsi delle persone. Il medico prima ha effettuato una visita generale e, successivamente, ha prelevato del materiale sporco e delle croste dalla pelle del randagio. Lo ha strisciato su un vetrino e lo ha osservato al microscopio.

Sul campione era presente Sarcoptes Scabiei, l’acaro responsabile della scabbia nel cane. Infatti i sintomi combaciavano tutti: prurito, alopecia, irritazione e presenza di croste. Per di più stava sviluppando un’infezione secondaria. Il veterinario ha prescritto la terapia necessaria da eseguire, poiché da quel momento si sarebbero occupati i volontari del trovatello, che hanno chiamato Dobby.

Da quel momento la vita di Dobby è cambiata per sempre, in meglio. Non ha mai più sofferto la fame ed il freddo e, più passava il tempo, più il suo aspetto migliorava. Oltre ai farmaci, sono stati l’amore e l’affetto delle persone che lo circondavano a farlo guarire. La speranza è che Dobby possa lasciarsi alle spalle il suo triste passato e possa ritrovare la fiducia negli esseri umani, perché per fortuna esiste ancora della brava gente che tratta gli animali con rispetto.

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