Il cane era legato a un palo, tutto intorno a lui c’era il vuoto. Le sue zampe pongono altre terribili domande

Il Fido aveva fiducia totale nell'uomo, peccato che il proprietario non sia stato altrettanto prodigo di amore

In tante parti del mondo l’abbandono di animali domestici continua a essere un problema tangibile. Mentre i volontari stavano svolgendo il servizio di pattugliamento, la loro attenzione è stata attirata da un cane nelle vicinanze, disteso su un marciapiede, in India. Non si muoveva fatto, ma era ancora vivo, perciò cosa lo tratteneva? Quando lo hanno raggiunto tutto è apparso chiaro: era stato legato a un palo dal genitore adottivo. Che, anziché prendersene cura, ha pensato di tradire la sua fiducia. Eppure, la fiducia del quadrupede nei confronti delle persone era rimasta intatta.

Cane abbandonato sul marciapiede

Difatti, non appena gli operatori di soccorso gli si sono avvicinati lui ha iniziato a scodinzolare selvaggiamente. Esprimere gioia allo stato puro all’idea di incontrare delle persone. Anziché ritenerle delle minacce ha subito mostrato un carattere socievole e dolcissimo. Comunque, qualcosa continuava a tormentare i buoni samaritani. Faticavano a comprendere cosa avesse potuto spingere il padrone a liberarsi di lui. Dopo averlo liberato, hanno ottenuto le risposte desiderate: le zampe anteriori erano curvate in maniera innaturale.

Cane felice

A quanto pare, ciò rappresentava un qualcosa di inaccettabile per il proprietario. Che si è alla fine scoperto essere il gestore di un negozio nelle vicinanze. Provare a fargli cambiare idea sarebbe stata fatica vana. Una decisione l’aveva presa, perciò la priorità era capire come permettere al Fido di condurre un’esistenza felice. Così i soccorritori lo hanno condotto dal veterinario, in maniera tale da avere uno screen completo delle sue condizioni di salute. È emerso che lo stato delle zampe anteriori dipendeva dal rachitismo, una malattia che può colpire i cuccioli durante il pieno della crescita e rende difficile all’animale svolgere le semplici azione quotidiane.

Fortunatamente, il trattamento a cui hanno sottoposto Abby (questo il nome del cane) ha portato i risultati attesi. Una donna della struttura di rifugio per i trovatelli ha deciso di prenderlo con sé. A dispetto di qualche timore iniziale, l’ambientamento è filato via liscio come l’olio: con gli altri animali salvati ha sviluppato subito un bellissimo legame.

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