Il cane era stato trattato come un bersaglio dal suo padrone: passava tutto il suo tempo a nascondersi – Video

La crudeltà del proprietario aveva rovinato le giornate del povero quadrupede un calvario infinito

Cinque giorni prima, la vita di Momo, un cane Husky, era stata sconvolta da un evento terribile. Anziché portarlo a spasso o a giocare, il suo perfido proprietario aveva deciso di usarlo come bersaglio per le sue esercitazioni di tiro. Sì, se provate rabbia e indignazione nel leggere questa storia vi capiamo benissimo. I nostri fedeli amici a quattro zampe meriterebbero di essere trattati con amore e rispetto. Purtroppo, però, non sempre ciò avviene e il caso di Momo è solo un esempio, portato all’attenzione generale grazie a YouTube.

Cane rintanato in un angolo

Spesso criticato per via del clima negativo respirato sui social, le moderne piattaforme di comunicazione permettono di denunciare certe azioni e di sensibilizzare la coscienza collettiva. Ferito e traumatizzato, Momo è scappato. Invece di aggredire il padrone meschino, ha cercato un luogo riparato, un segno eloquente circa la nobiltà d’animo. Fortunatamente, dopo averlo trovato, un vicino ha contattato gli operatori.

Muso cane

Trasferito in clinica veterinaria, il medico ha subito colto la criticità. Era sull’orlo del collasso e soffriva di difficoltà respiratorie. Le ferite da proiettile avevano provocato la rottura delle ossa e la lacerazione del muso. Nonostante la situazione disperata, il perseverante staff sanitario ne ha stabilizzato le condizioni. Da TAC, raggi X ed esami approfonditi è emerso un quadro terribile: le ossa della zampa anteriore erano frantumate e, purtroppo, è toccato amputarla, altrimenti l’infezione avrebbe propagarsi su tutto il corpo.

Con un colpo di teatro, l’ex genitore adottivo si è rifatto vivo per porgere le scuse a Momo, ma chi lo ha salvato ne ha respinto la richiesta. Aveva già arrecato troppi danni alla povera creatura da rendere impossibile credere nella sua buona fede. Accudito presso la struttura, il Fido ha trascorso oltre un mese prima della dimissione, una volta accertata la completa guarigione. Malgrado le difficoltà a correre, data la sopraggiunta disabilità, oggi riesce a muoversi con disinvoltura e i suoi occhi brillano di una luce nuova.

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